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direttore Paolo Di Maira

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FIRENZE/Il Korea Film Fest apre la Primavera Orientale a La Compagnia

1951, guerra di Corea: nel campo di prigionia di Geoje il sergente Jackson viene incaricato di formare un corpo di ballo per tenere alto il morale dell’esercito. E’ questo l’avvio di di “Swing Kids” di Kang Hyung-Chul, film che intreccia musica, danza e amicizia, prodotto da uno dei colossi dell’industria cinematografica americana come la Annapurna Pictures. “Swing Kids” aprirà la 17/ma edizione del Florence Korea Film Fest, il festival dedicato al meglio della cinematografia sud-coreana contemporanea, in programma dal 21 al 28 marzo al cinema La Compagnia di Firenze, alla presenza del regista, uno dei 7 ospiti internazionali tra attori, registi e produttori.

Fra questi, guest star delle kermesse è l’attore Jung Woo-sung omaggiato da una selezione di 5 titoli dedicata al suo percorso artistico, e protagonsta di una masterclass assieme al regista Kim Jee-woon, che l’ha diretto in “Illang: The Wolf Brigade” (2018).

45i titoli tra corti e lungometraggi, la maggior parte in prima italiana ed europea, spalmati in 4 sezioni tematiche: Orizzonti Coreani, dedicata ai grandi nomi del cinema coreano, con titoli campioni d’incassi in patria e premiati nei festival di tutto il mondo; Independent Korea, sezione che ospita lavori di giovani e talentuosi registi esterni alla grande distribuzione; la Notte Horror, consueto appuntamento per gli amanti del genere;e Corto, Corti, spazio dedicato ai cortometraggi presentati nei maggiori festival di cortometraggi in Corea.

Tra le novità, il focus K-Society, 4 pellicole che, attraverso diversi generi, esplorano la società coreana e le sue contraddizioni,identificando i nodi irrisolti di una società apparentemente immersa nel benessere, dall’ambiente scolastico iper competitivo, alla discriminazione della donna e degli omosessuali, allo sfruttamento della manodopera a basso costo nel mondo del lavoro coreano, realtà non troppo nascosta dietro il miracolo economico degli ultimi 20 anni.

La serata di chiusura sarà invece dedicata alla prima europea di “Beautiful days”,esordio al genere fiction del documentarista Jero Yun. La pellicola drammatica, racconta di Zhenchen, adolescente che va alla ricerca di sua madre, che lo aveva abbandonato in Cina con il padre quando lui era ancora molto piccolo, fuggendo dalla Corea del Nord, costretta a seguire un uomo con il quale aveva un debito da saldare.

La manifestazione, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association inaugura l’ottava edizione della Primavera Orientale, che celebra il cinema sudcoreano, ed è organizzata in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Comune di Firenze e il KOFICKorean Film Council.

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