Il fatto va oltre la buona notizia che sempre rappresenta l’apertura di una sala cinematografica di città. E’ un evento, per almeno tre buoni motivi.
Il primo è nella storia della sala. Nato come Cinema Modernissimo negli anni ‘20, nel centro storico di Firenze, a due passi dal Duomo, nella seconda metà degli anni ’80, su progetto dell’architetto Adolfo Natalini, divenne Cinema Teatro della Compagnia e fu sede del Teatro Regionale Toscano; poi, nel 1993, fu adibito a sala cinematografica fino al 2005, anno della sua chiusura.
Nel 2010 l’immobile che ospitava il cinema venne acquisito e successivamente ristrutturato dalla Regione Toscana con l’obiettivo di ospitare la Casa del Cinema della Toscana.
Il progetto vede ora finalmente la luce.
Ne consegue, e questa è la seconda ragione degna di nota, che attraverso La Compagnia la Regione Toscana attua una parte strategica – la fase della fruizione – della sua politica audiovisiva sul territorio. Lo fa “in buona compagnia”, potendo contare sulla Fondazione Sistema Toscana, suo braccio progettuale e operativo per l’audiovisivo, e sulla collaborazione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e la DG Cinema del MiBACT, nell’ambito del programma Sensi contemporanei per il Cinema.
Non stupisce allora – terzo elemento degno di nota – che l’offerta sia dedicata al documentario e ai festival internazionali, differenziadosi dalla normale programmazione di una sala cinematografica commerciale.
I Festival copriranno circa 100 giornate sulle 335 d’apertura, mentre 200 giorni saranno dedicati al documentario, 30 agli eventi speciali (e affitti sala), e 5 giorni e 10 mattine saranno destinati ad eventi speciali della Regione Toscana.
Metà della programmazione festivaliera è presa dalla 50 Giorni di Cinema, rassegna di festival internazionali ideata e realizzata da Fondazione Sistema e giunta alla sua decima edizione, che ha inaugurato La Compagnia
Un cartellone di 9 festival internazionali, iniziato da France Odeon ( il 28 ottobre), con il meglio del cinema francese contemporaneo, proseguito con Una Finestra sul Nord (2-3 novembre), che quest’anno ha allargato l’orizzonte alle cinematografie scandinave, e il Festival Internazionale di Cinema e Donne (5 – 9 novembre) anch’esso quest’anno particolarmente attento ai Paesi del Nord Europa nel proporre una riflessione sulla parità di genere. Il 10 novembre il testimone è passato a Florence Queer Festival (fino al 15) che ha allargato la prospettiva alle tematiche LGBTI.
Dal 16 al 20 novembre spazio al cinema d’artista e ai film sulle arti contemporanee con Lo Schermo dell’Arte Film Festival e, dal 21 al 24 novembre, con Il Cinema Ritrovato, iniziativa che attinge al cinema dei grandi maestri di tutti i tempi che da tre edizioni si tiene in collaborazione con la Cineteca di Bologna,
Un posto d’onore spetta quest’anno al Festival dei Popoli, storica rassegna del cinema documentario (25 novembre – 2 dicembre) e per questo prestigioso interprete della vocazione della Casa del Cinema. In dirittura d’arrivo c’è River to River Florence Indian Film Festival (3 – 8 dicembre) mentre chiuderà Premio Nice Città di Firenze ( 9 dicembre), che farà salire sul palco de La Compagnia il regista del miglior film votato dal pubblico americano.
I festival torneranno in febbraio ( festival del Cinema Brasiliano e il Balkan Florence Express) e tra marzo e aprile con la Primavera Orientale, contenitore di tre rassegne: Korea Film Festival, Middle East Now e Dragon Film Festival.
Se il palinsesto dei Festival riorganizza eventi già presenti a Firenze, il grande lavoro de La Compagnia è sul documentario, la cui programmazione dovrà spalmarsi su 200 giorni. Una scommessa che appassiona Stefania Ippoliti, responsabile area cinema e mediateca di Fondazione Sistema Toscana, che sta tessendo la rete di collaborazioni e alleanze internazionali all’altezza della sfida.Non bisogna dimenticare, infatti, che la Compagnia è l’unica sala in Italia dedicata al documentario e la terza nel mondo, assieme a Le Bal di Parigi e Bloor Hot Doc Cinema di Toronto.