La conferma del Tax Credit ha rimesso in moto gli incentivi per le produzioni audiovisive.
Riapre dunque le porte anche agli investimenti extra settore.
Mostra di voler cogliere questa opportunità la Film Investimenti Piemonte (FIP), il Fondo di sostegno all’audiovisivo della Film Commission Torino Piemonte, che ha organizzato per il prossimo 19 aprile un workshop sul tax credit esterno.
Non sarà una semplice presentazione:
“Abbiamo selezionato 5 progetti di case di produzione che abbiano all’attivo almeno un paio di successi al box office, e li presenteremo agli imprenditori piemontesi, individuati quali potenziali investitori”, anticipa Paolo Tenna, amministratore delegato di FIP.
L’obiettivo, spiega, è individuare prodotti particolarmente commerciali, “perché vogliamo garantire gli investitori circa il rientro dell’investimento”.
Con questa iniziativa la struttura guidata da Tenna vuole porsi come interfaccia tra i produttori audiovisivi e l’imprenditoria piemontese, sensibilizzando realtà al di fuori della filiera cinematografica sui benefici fiscali e finanziari del tax credit.
Per loro FIP seleziona prodotti le cui potenzialità commerciali garantiscano la redditività dell’investimento, fornendo anche il know how necessario per muoversi nel nuovo business.
La consulenza sul tax credit (“Vorremmo che questi incontri diventassero appuntamenti periodici”, confida Tenna) è il “valore aggiunto” del Fondo audiovisivo piemontese, che nell’autunno dello scorso anno si è proposto al mondo professionale con una mission molto diversa da quella dell’originario FIP.
Rimane obiettivo prioritario l’attrazione degli investimenti sul territorio piemontese, e medesima è la forma di intervento, che consiste nella partecipazione ai progetti in quota produttiva.
Tutto il resto cambia.
Accantonate le ambizioni d’internazionalità (la originaria Film Investment Piedmont mirava ad attrarre produzioni hollywoodiane, ma non ha avuto successo), la rinnovata struttura si rivolge alle produzioni italiane.
I progetti eleggibili al sostegno sono molto eterogenei; anzi, sembrano bilanciarsi tra due tipologie opposte: da un lato opere prime e seconde di altissima qualità e low budget, dall’altro prodotti di sicuro valore commerciale.
” Sulle produzioni commerciali chiediamo condizioni d’ingresso molto privilegiate come la partecipazione a diritti d’antenna o pay tv o vendite internazionali, perché vogliamo avere la certezza del profitto”, spiega Tenna.
Il rischio, invece, è riservato alle opere prime e seconde, per cui l’intervento finanziario è determinante.
Tale approccio – diversificare gli interventi – esprime la cultura dei membri del CdA: ad eccezione del presidente, il giornalista Steve della Casa, che è anche presidente della Film Commission, sono tutti imprenditori, da Paolo Tenna (è in Top Time, agenzia di pubblicità e product placement) ai consiglieri Mario Gianani, presidente della società di produzione Wildside, e Luciano Sovena, AD di Cinecittà Luce.
La dotazione iniziale del Fondo, che varrà fino al 2012, è di 5 milioni di euro, in parte confluiti in due progetti (“Quando la notte” di Cristina Comencini e il lungometraggio di animazione “Black sheep to the moon”), realizzati dalla vecchia gestione.
Nei primi quattro progetti su cui è intervenuto il nuovo FIP sono stati investiti 650 mila euro.
Le modalità di accesso al Fondo non prevedono una tempistica per la presentazione dei progetti né la predisposizione di un bando.
Un comitato editoriale seleziona i progetti, e la definizione dell’importo erogato (da un minimo di 80 mila euro a un massimo di 250 mila euro) è affidata alla trattativa che di volta in volta FIP avvia con il produttore del film.
I FILM SOSTENUTI/RISCHIO CALCOLATO
Nei primi quattro progetti sostenuti da FIP si manifesta la strategia del Fondo: due film di sicuro impatto commerciale e due opere prime.
Ha grosse potenzialità commerciali “Il giorno in più”, prodotto dalla ITC Movie di Beppe Caschetto, diretto dal Massimo Venier e interpretato da Fabio Volo.
Il film, che uscirà nel prossimo autunno distribuito da 01, ha alle spalle l’omonimo bestseller di Volo (un milione 400 mila copie vendute per l’editore Mondadori).
Film “sicuro” è anche “Tutta colpa della musica”, prodotto da Tramp Limited per la regia di Ricky Tognazzi.
Si tratta di una commedia girata tra Torino e Biella, interpretata da Marco Messeri, Stefania Sandrelli, Elena Sofia Ricci e lo stesso Ricky Tognazzi.
Opera prima a basso costo del giovane scrittore Roan Johnson è “I primi della lista”, prodotto da Palomar con Rai Cinema.
E’ una commedia ambientata negli anni 70 girata tra Torino e Bardonecchia, interpretata da Claudio Santamaria che ha affidato il suo compenso ad una partecipazione in quota produttiva, “è significativo di quanto lui stesso creda nel film”, chiosa Tenna.
“Sette opere di Misericordia” è l’altra opera prima che vede la partecipazione di FIP: giovani produttori (La Sarraz di Torino), giovani registi torinesi (i gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio) per un lungometraggio low budget che ha tutte le caratteristiche per fare il giro dei festival internazionali.
E in questa prospettiva “abbiamo comprato i diritti internazionali” sottolinea l’AD di FIP.
IL WORKSHOP/5 PROGETTI FACILI
Medie e piccole imprese piemontesi selezionate con il supporto di Finpiemonte: a loro, nella giornata del 19 aprile, verranno proposti cinque progetti “ad alta redditività “, da altrettanti produttori che FIP stessa ha selezionato ed è intenzionata a supportare nella fase di sviluppo o a finanziare con il proprio contributo economico.
“La partecipazione di FIP al progetto in qualità di fondo con finalità lucrative, sarà da stimolo agli investitori privati che vedranno nella sua adesione la garanzia di alta redditività del prodotto cinematografico in esame”, assicura Tenna che introdurrà il workshop.
Seguiranno gli interventi di Nicola Borrelli della Direzione Generale Cinema, dell’avvocato Della Ragione, collaboratore di FIP per il Tax Credit, di Mario Gianani e Luciano Sovena.
Modera Steve della Casa.