direttore Paolo Di Maira

FINAL CUT IN VENICE /Vince Inshallah a Boy

É Inshallah a Boy, coproduzione fra Giordania, Egitto, Arabia Saudita e Qatar diretta da Amjad Al Rasheed e prodotta da Rula Nasser (The Imaginarium Films) il vincitore di Final Cut in Venice, il workshop creato per supportare la post-produzione di progetti provenienti dai paesi arabi e africani.

La giuria, composta da Claire Diao (Sudu Connexion), Rasha Salti (ARTE France) and Gaetano Maiorino (True Colours) ha consegnato il premio del valore di 5000 euro, con la seguente motivazione: “Per la regia e l’interpretazione brillante con cui si affronta una questione sociale profondamente drammatica, onorando la resilienza delle donne in un ambiente conservatore.”

Il film ha anche conquistato il Premio Oticons per la produzione della colonna sonora e servizi associati (per un valore di 12 mila euro); El Gouna Film Festival ($ 5,000 e l’invito a partecipare alla piattaforma industry CineGouna); e la partecipazione ai costi del DCP (2500 euro) offerti dal Festival International de Films de Fribourg.

Gli altri film premiati dalla Giuria dei Supporters di Final Cut in Venice sono:

Black Light / Lumière Noire di Karim Bensalah (Francia, Algeria, Qatar) prodotto da Oualid Baha (Tact Production), che ha vinto 50 ore di color correction del valore di 15 mila euro offerte da Laser Film; un MG di $ 10,000 inmarketing, pubblicità e distribuzione nel mondo arabo offerto da MAD Solutions;€ 7,500 per la creazione di un master DCP con sottotitoli in italiano o in inglese offerti dalla Sub-Ti di Londra; € 7,500 per contenuti accessibili rivolti all’audience con disabilità sensoriali offerti da Sub-Ti Acces di Torino; € 5,000 di diritti di broadcasting per due anni da parte di Rai Cinema e € 5,000 del Red Sea Fund (Red Sea International Film Festival)

  • The Cemetery Of Cinema / Au Cimetière De La Pellicule, di Thierno Souleymane Diallo (Francia, Senegal, Guinea), prodotto da Orlane Dumas (L’image d’après) ha conquistato il  “Coup de cœur de la Cinémathèque Afrique”, con cui la Cinémathèque Afrique dell’Istituto Francese di Parigi si impegna ad acquistare i diritti di broadcasting non commerciali e non esclusivi per sette anni, per un valore che va dai € 4,000 – 6,000; € 5,000 come rimborso ai costi di post-produzione offerti dall’Organisation Internationale de la Francophonie (OIF) – ACP – EU is offering; la partecipazione ai costi di produzione di un DCP (€ 2,500) da parte del Festival International du Film d’Amiens; l’ Eye on Films label (grazie a cui il film verrà presentato ai distributori e ai festival affiliati a EoF) e un contributo ai costi di comunicazione in occasione della premiere in un festival di categoria A per un valore di € 2,500

Suspended, di Myriam El Hajj (Libano, Francia, Qatar), prodotto da Myriam Sassine (Abbout Productions) e Carine Ruszniewski (Go Go Go Films) ha vinto € 15,000 per il sound mixing offerti da Mactari Mixing Auditorium di Parigi e € 5,000 per il color-grading; fino a € 3,000 per la produzione di un master DCP , o la creazione di files i-Tunes, Google o Netflix, e fino a  € 2,000 per i sottotitoli in inglese e in francese offerti da Titra Film di Parigi.

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