direttore Paolo Di Maira

Film Commissions all’EFM/ Sardegna, l’isola dei talenti

E’ un po’sardo l’unico progetto di co-produzione italiano selezionato dal Co-production Market, “Figlia mia” di Laura Bispuri, prodotto dalla Vivo Film in co-produzione con la francese Match Factory che cura anche le vendite internazionali.
Non a caso la direttrice di Sardegna Film Commission, Nevina Satta, lo definisce “un ‘tesoretto’ che portiamo a Berlino”. “E’ un progetto – aggiunge Satta – che Laura aveva pensato per il Mediterraneo, sperando che fosse la Sardegna, e che grazie ai produttori siamo riusciti davvero a costruire nella nostra isola, anche supportandolo finanziariamente e logisticamente.
E’ la conferma che il ruolo di ponte e di condivisione delle potenzialità che ogni territorio porta, si può spingere a un livello di negoziazione molto elevata quando la disponibilità di produttori e talents si incontrano con un territorio predisposto all’accoglienza. Credo che davvero questo valga per tutte le regioni e che però richieda uno sforzo d’attenzione notevole.”
Nevina Satta individua proprio nella creazione di connessioni il valore aggiunto della struttura da lei guidata, oltre alla erogazione di servizi standard.
“La nostra film commission sta attivando dei processi di produzione creativa in modo di diventare portavoce delle esigenze di un territorio che è ricco di talenti ma ancora piuttosto carente dal punto di vista delle strutture produttive. Gli incontri che facciamo regolarmente con i produttori in mercati come l’EFM ci consentono di fare pitching di progetti molto interessanti che stanno ancora cercando la composizione produttiva, come “Sotto sopra” di Antonello Murgia, tratto dal romanzo di Milena Agus e prodotto dalla torinese Graffiti Film, o che addirittura sono alla ricerca del produttore italiano.
Su un altro versante, lavoriamo poi per promuovere quei progetti che hanno avuto un’importante struttura produttiva ma mancano di distribuzione, che siano realizzati in Sardegna (come “Lunadigas”, il film sulle donne che hanno scelto di non avere figli), o sardi a livello di locations, di professionisti coinvolti, anche se non necessariamente girati interamente da noi.
E’ questo il caso di “Nel mondo grande e terribile”, il primo film che racconta la storia di Antonio Gramsci, diretto da Daniele Maggioni, Laura Perini e Maria Grazia Perria, e  prodotto da Salvatore Cubeddu. O di “Exemplary Behaviours”, un progetto che abbiamo conosciuto a When East Meets West di Trieste lo scorso anno, un progetto culturale e sociale che parte dallo stato delle prigioni di Vilnius ma che poi diventa una riflessione personale sul tema della libertà e della sua privazione.” Un altro esempio di come il territorio possa essere inglobato in una co-produzione europea forte, che in questo caso coinvolge la lituana Era Film (Rasa Miškinyte), la bulgara Agitprop, la slovena Casablanca Film Production (Igor Pediček) e l’italiana Stefilm International ( Edoardo Fracchia): “Il regista Audrius Mickevičius si è innamorato delle pietre musicate di Pinuccio Sciola: la Sardegna è presente in questo caso quindi con una colonna sonora, che però entra profondamente nella storia, cambiando il soundscape del film.”

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