di Chiara Gelato
Quali sono stati i risultati delle iniziative gestite da Filas – dal rimborso anticipato dell’IVA ai produttori internazionali agli interventi di “venture capital” per le co-produzioni cinematografiche – nell’ultimo biennio?
Gli interventi nel capitale di rischio delle piccole e medie imprese del Lazio del comparto cine-audiovisivo per progetti di innovazione e coproduzioni, hanno portato all’impegno di oltre 3 milioni di euro, con un investimento in grado di creare plusvalenze e ritorni che ci permetteranno di sostenere in futuro altre importanti iniziative.
A Berlino è stata presentata “I Fiori di Kirkuk”, la prima coproduzione internazionale cofinanziata, che va ad affiancare i nove precedenti interventi su prestigiosi film italiani, tra cui ricordiamo “L’orchestra di Piazza Vittorio: I Diari del ritorno”, sequel del film-documentario girato nel 2006 da Agostino Ferrente, e “Colpo d’occhio” di Sergio Rubini con Riccardo Scamarcio.
Quanto al Fondo per l’assistenza ai produttori extra Ue del settore audiovisivo sulle tematiche IVA, a novembre 2007 Filas ha gestito un “Invito a manifestare interesse per una convenzione quadro con gli Istituti di credito” finalizzato all’attuazione della misura.
L’esame delle domande presentate per questo bando ha portato ad identificare un partner bancario adatto ed entro la metà di maggio sarà firmata la convenzione tra l’Istituto di credito e Filas, che renderà il fondo pienamente operativo.
Ma non è tutto, perché Filas è da tempo impegnata a sostenere la cooperazione e lo scambio internazionale, come testimoniano gli importanti Memorandum di intesa stipulati con la Film Commission di Malta, l’Unione Nazionale degli Artisti Cubani, la MDA Media Development Authorithy di Singapore, la FICCI (Federazione indiana delle Camere di Commercio) e la MDeC Malaysia (Multimedia Developement Corporation).
Roma, Cannes, Berlino, Hong Kong, Mumbai e ancora Cannes: la promozione dell’industria audiovisiva e del territorio laziale comincia dai principali appuntamenti internazionali del settore?
Indubbiamente. Ed è proprio in queste occasioni che, grazie alla collaborazione con la Roma & Lazio Film Commission ed il network CRC – Capital Regions for Cinema, sono stati realizzati numerosi incontri di coproduzione.
Al Festival di Cannes di quest’anno, in cui Filas avrà uno stand al Marché insieme a Regione Lazio e Film Commission ed un desk informativo al Noga Hilton, è prevista l’organizzazione di un evento il 21 maggio in cui si parlerà di collaborazione fra le diverse Regioni dell’Unione Europea e di cooperazione con l’Asia e in cui sarà anche presentata “Innomedia”, iniziativa a favore dell’innovazione dell’audiovisivo nella UE ideata e promossa da Filas grazie alla contemporanea adesione a CineRegio (il network dei Film Fund europei) e al Programma UE Innodeal.
Come si inserisce l’audiovisivo laziale nel paesaggio internazionale?
Nella nostra Regione è da tempo presente un comparto ICT forte con stretti rapporti e sinergie con cinema e audiovisivo.
Va detto che grandi possibilità si intravedono nell’ambito del “content management system” che a Roma vanta un punto di forza nella grande quantità di “girato” presente in diversi “magazzini”, inclusa la RAI.
E non va dimenticato che nel Lazio sono presenti anche PMI che occupano posizioni di assoluto rilievo mondiale, in settori innovativi e nelle tecnologie digitali come, ad esempio, i software di animazione dei cartoni animati.
La posizione dell’Italia è però ormai periferica sul piano mondiale, in un mercato in fortissima espansione, e le aziende del nostro territorio – pur avendo elevate competenze specifiche – incontrano enormi difficoltà , a causa delle loro ridotte dimensioni, a competere a livello internazionale e quindi ad avere a disposizione le risorse economiche necessarie per reinvestire in innovazione.
Per recuperare il ritardo è necessario eliminare una serie di ostacoli che frenano il processo di avvicinamento delle PMI alle tecnologie dell’informazione: l’inadeguatezza di strumenti e servizi utilizzati, la scarsa conoscenza delle tecnologie disponibili, l’incapacità di far fronte all’aumento della pressione competitiva anche su scala locale e la ben nota debolezza del sistema nazionale dell’innovazione, in termini di flussi di investimento.
Ma anche la difficoltà nell’investire in risorse umane tramite efficaci strutture formative.
Dall’analisi di questo quadro è nato l’impegno della Regione Lazio e della Filas per questo settore.
Quali saranno i prossimi passi finalizzati all’ulteriore potenziamento dell’industria audiovisiva laziale?
Continueremo ad impegnarci per garantire alle PMI del nostro territorio l’accesso ai mercati mondiali, sia attraverso le coproduzioni che gli accordi di cooperazione.
Accordi che prevedono lo sviluppo di collaborazioni nel campo dell’innovazione industriale e di attività di transfer di know-how e scambio di best practices nei diversi settori di cinema, audiovisivo e Media.
Proseguirà , soprattutto, l’impegno nel costruire scambi sempre più proficui con l’Asia, che è ormai il maggiore mercato mondiale per l’industria audiovisiva
IL LAZIO IN NUMERI
Nel 2005 le imprese attive nel settore erano circa 1.800, situate per la quasi totalità nel Comune di Roma (1.486), con circa 55 mila addetti.
E l’audiovisivo nella Regione Lazio vanta ancora oggi una serie di importanti primati nazionali: qui si trova il 69% delle imprese e il 27% degli occupati del settore cinematografico e audiovisivo italiano.
Il 60% di queste imprese è nata negli ultimi 20 anni e il 27,4% addirittura dal 1999 in poi.
Nel 2006 il Lazio risultava leader nelle produzioni cinematografiche, con il 58,5% del totale nazionale degli addetti e il 35,9% delle imprese, nelle distribuzioni cinematografiche, con il 68,1% degli addetti e il 41,4% delle imprese, e per il numero degli addetti del Radiotelevisivo (40,8%), anche se in questo campo era seconda dietro la Lombardia per numero di imprese (19,3%).
(Fonte: Filas)