Spaesamenti: partirà il 27 febbraio a Susa la tre giorni di proiezioni, videoinstallazioni, incontri e dibattiti sul cinema documentario di confine, con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico in un’ampia riflessione sul tema delle frontiere geografiche, culturali, etiche e sociali.
Un festival itinerante, che arriva a Susa dopo una prima tappa a Forcalquier in Alta Provenza (18-20 dicembre 2014), Spaesamenti/Dépaysements è il risultato di un percorso di formazione di critica cinematografica legata al mondo del documentario che ha coinvolto 10 giovani studiosi e appassionati di cinema italiani e francesi, che hanno ideato e realizzato il festival sotto il costante tutoraggio delle due associazioni capofila del progetto – il Centro di Cooperazione Culturale di Torino e Airelles Vidéo di Aix-en-Provence.
Fra i titoli in programma, l’anteprima nazionale di “Amours et métamorphoses” di Yanira Yariv, documentario presentato allo scorso Festival di Locarno, ed altri documentari di produzione italiana e francese sul tema dello spaesamento nel suo significato letterale e figurativo: “Il passaggio della linea” di Pietro Marcello, “Imatra” di Corso Salani, “Materia oscura” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, “Sui bordi – Dove finisce il mare” di Francesca Cogni, “Inseguire il vento” di Filippo Ticozzi, “Taxiway” di Alicia Harrison, “Les messagers” di Helene Crouzillat e Laetitia Tura, “Ce qu’il reste de la folie” di Joris Lachaise e “Comme des lions de pierre à l’entrée de la nuite” di Olivier Zuchuat.