Il Medioriente torna a Firenze dall’8 al 13 aprile con la sesta edizione di Middle East Now, il festival internazionale di cinema Lisa Chiari e Roberto Ruta, che, partendo dagli schermi del Cinema Odeon e Stensen, si allarga a tutta la città, grazie anche ai sempre più numerosi eventi di arte contemporanea, musica e di incontri.
43 i film compongono il programma, che quest’anno si concentra particolarmente sul tema del viaggio e vede le donne in primo piano, protagoniste e registe. Il film d’apertura, “Tales”, ultimo capolavoro della regista Rakhshan Bani Etemad (vincitore del premio “miglior sceneggiatura” al festival di Venezia), è interpretato da Fatemeh Motamed-Arya, una delle stelle del cinema iraniano contemporaneo, a cui il festival dedica un omaggio (la vedremo anche in “The Blue Veiled”, altro film culto di Rakhshan Bani Etemad).
Fra le new entry del Festival, il cinema turco, con due lavori della giovanissima Emine Emel Balci, fra cui l’anteprima italiana di “Until I lose my breath”, appena presentato alla Berlinale. Sempre dal Festival di Berlino arriva l’anteprima del documentario “Censored Voices”, della giovane regista israeliana Mor Loushy, che svela le conversazioni censurate tra i soldati appena rientrati dalla guerra dei sei giorni del 1967.
Anche la Libia entra per la prima volta nel programma del Middle East Now, con la serie di cortometraggi brevi “Tripoli Stories”, realizzati da giovani filmmakers libici.
Dalla Siria, il documentario “Our terribile country” di Mohammad Ali Atassi, menzione speciale al festival di Marsiglia, sul fallimento degli intellettuali siriani nel guidare la rivoluzione, mentre dalla Palestina arriva l’anteprima del documentario vincitore del festival di Abu Dhabi “The Wanted 18”, di Amer Somali e Paul Cowan, sulla caccia alle 18 mucche considerate minaccia nazionale durante la Prima Intifada.
Saranno a Firenze anche i gemelli Tarzan e Arab, nuove promesse del cinema palestinese, con il loro ultimo cortometraggio “Apartment 10/14”, e come protagonisti del documentario “Tarzan e Arab”, che il regista americano Paul Fischer ha girato su di loro.
Moltissimi gli appuntamenti che ruoteranno intorno al Festival: dai Middle East Talks (dibattiti, presentazioni di libri e approfondimenti su temi caldi dell’attualità mediorientale), agli eventi enogastronomici e musicali (arriva in Italia The Narcisist, il musicista dandy iracheno-canadese, nome di punta dell’Arab hip-hop), dalle installazioni (Soundscape of Teheran) alle mostre fotografiche (Everyday Middle East).
E ancora presentazione di guide e letture per viaggiatori alle prese con il Medio Oriente (Voyage Books), e i video di Ro Nature, il team specializzato in avventure eco sostenibili in Iran.
Il Festival, organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, è inserito nel cartellone della Primavera di Cinema Orientale, realizzato per Regione Toscana da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.