di Marco Spagnoli
Fervono i preparativi per il quarto anno del Festival di Roma che, nel 2009, è alla ricerca della sua definitiva consacrazione grazie all’introduzione di una giuria internazionale.
“Il budget è di dodici milioni di Euro: una cifra raggiunta, nonostante i tagli, dovuti alla crisi, dai soci fondatori, grazie al contributo degli sponsor tra cui figurano anche nuovi soggetti internazionali.”
Spiega Francesca Via, Direttore Generale del Festival Internazionale del Film di Roma:
“Abbiamo mantenuto la qualità del Festival tagliando alcuni eventi durante l’anno e cercando di razionalizzare di più il lavoro.”
Il Festival continua la sua vocazione di coinvolgimento di diverse discipline e il 13 ottobre all’Auditorium ci sarà un concerto degli Avion Travel insieme all’Orchestra di Santa Cecilia su musiche di Nino Rota. Oltre ad una mostra su Cesare Zavattini prodotta dal Macro, il Festival con la societa’ EQUA realizzerà una mostra su Sergio Leone con gli allestimenti di Dante Ferretti e Francesca Schiavo.
Quali sono le principali novità della Quarta Edizione del Festival di Roma?
Abbiamo razionalizzato l’organizzazione e operato una serie di aggiustamenti sulla base della preziosa esperienza di questi primi tre anni.
Su decisione del Presidente Gian Luigi Rondi, la direzione artistica è stata affidata a Piera Detassis che è affiancata da due curatori di sezioni: Mario Sesti per “Extra “” l’Altrocinema”, Gianluca Giannelli per “Alice nella Città “.
Sia il Concorso che la sezione Documentari avranno due giurie di professionisti.
In Extra ci saranno anche sei incontri che, come nel passato, caratterizzeranno il nostro evento: le Master Classes dove grandi attori ed attrici raccontano davanti al pubblico la loro esperienza di lavoro e di vita.
Tra quelli già annunciati, oltre quelli con Meryl Streep, e Paulo Coelho, ci sarà anche il dialogo tra Giuseppe Tornatore e Gabriele Muccino.
Alice nella città mantiene la sua identità con un Concorso valutato dai ragazzi delle scuole di Roma, e ci saranno anche quest’anno degli eventi spettacolari come nella passata edizione sono stati “˜Twilight’ e “˜High School Musical 3′.
Perché la scelta di introdurre una giuria?
E’ stata un’esplicita richiesta da parte dei produttori: per quanto quali- ficata, una giuria di cinquanta cinefili non riusciva a trovare una linea propria e questo, forse, per i primi due anni ha penalizzato il Concorso. Certo, ci vorrà del tempo perchè si affermi nell’immaginario collettivo un premio come il Marco Aurelio, però, sin da quest’anno noi intendiamo lavorare al rafforzamento del concorso, che viene giudicato da nomi di altissimo livello come il Presidente Milos Forman, da Gabriele Muccino e Senta Berger, da un architetto di importanza mondiale come Gae Aulenti, dallo sceneggiatore Jean-Loup Dabadie, dalla scrittrice Assia DJebar, dal regista Pavel Lungin.
I registi e gli autori più consolidati, infatti, hanno voglia di mettersi in gioco quando c’è una giuria di questo tipo coinvolta.
Parliamo del mercato?
Stiamo investendo molto sul mercato, settore sapientemente guidato da Roberto Cicutto: dopo la risposta importante degli anni scorsi, anche per questa edizione manterremo il format della Business Street, utilizzando la terrazza del Bernini e del Majestic per incontri e una serie di panel.
Manterremo inoltre un punto anche all’interno del Festival.
Avendo ottenuto una risposta positiva, abbiamo preferito potenziare questa sezione invitando altri buyers da tutto il mondo, anziché passare alla formula degli stand.
Anche la Casa del Cinema sarà utilizzata per le attività di mercato dedicate al New Cinema Network e ai registi alle prese con la loro seconda opera.
A chi sarà dedicato il Focus di quest’anno?
Non sarà incentrato su una nazione e su una cinematografia, bensì su un argomento che è quello dell’Ambiente.
Una questione evidentemente molto attuale, articolata seguendo una chiave innovativa.
Tutto il Festival, infatti, sarà ad impatto zero, è attraversato da questo tema.
All’interno della struttura dell’Auditorium ci sarà un “˜Caffè Artico’ dove si terranno una serie di incontri e ci sarà anche una mostra.
In una nottata di proiezioni proporremo anche una collezione di spot dedicati all’ambiente.
Tutti gli arredi del villaggio del Festival e di Villa Medici che, quest’anno, sarà nostra partner per cinque serate, saranno ecosostenibili.
Le borse degli accreditati saranno realizzate da Warner Bros, che ha un marchio legato all’Ambiente e che produrrà settemila borse fatte di locandine riciclate.
Anche le Maxiaffissioni saranno realizzate con carta ecologica.
Cosa occorre al Festival di Roma perchè possa consolidarsi sempre più nei prossimi anni?
Sicuramente un mercato sempre più forte e un rafforzamento ulteriore del Concorso raggiunto attraverso il tempo, la qualità dei film proposti e delle giurie che lo giudicheranno.