“Tahrir Liberation Square”, “Terraferma”, “La Bàs Educazione Criminale”, “Io sono Lì”, “L’Ultimo Terrestre”: sono questi i film italiani al festival di Monaco, che si sta svolgendo in questi giorni (fino al 7 luglio) nella capitale bavarese. E domani, 4 luglio, si terrà la tradizionale reception italiana (organizzata da ICE– Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e Istituto Luce Cinecittà), quest’anno in onore del regista Stefano Savona (“Tahrir Liberation Square”). Il successo di “Cesare deve morire” dei Fratelli Taviani, dopo l’Orso d’Oro alla Berlinale, ha coronato un anno (il 2011) segnato dal grande ritorno del cinema italiano nelle sale tedesche, con 18 film usciti (il miglior risultato del secolo dopo gli 1,4 milioni di spettatori tedeschi di “Pane e Tulipani” di Silvio Soldini).
Promuovere il cinema italiano equivale a promuovere la cultura, lo stile di vita e il made in Italy in generale: non a caso l’ICE sta organizzando, nello stesso periodo del Festival, “Italian Fashion Days” , un’azione di instore promotion che coinvolge diversi punti vendita delle città di Berlino, Duesseldorf e Monaco, e che fa parte del progetto del Ministero dello Sviluppo Economico “Moda Made in Italy”.