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FESTA DI ROMA/Le opinioni degli Esportatori

di Michela Greco


Mentre la seconda edizione della Business Street della Festa di Roma catalizza l’interesse degli operatori del settore, tutti fiduciosi nelle sue ottime potenzialità  di crescita, l’American Film Market perde progressivamente colpi e attrattive per i nostri esportatori, che per vendere il cinema di qualità  sperano sì nel nuovo appuntamento capitolino, ma ancora guardano con fi ducia al consolidato spazio commerciale di Berlino.
“Sono tanti anni che siamo presenti all’American Film Market “” spiega Roberto Di Girolamo di Filmexport – Ha avuto tempi belli e meno belli, ma da almeno 15 anni vive un calo del cinema indipendente, mentre le major sono sempre più forti. D’altronde anche il mercato italiano è in mano alle major per il 60%. Di base c’è anche una questione di prodotto, di qualità  dei film, ma purtroppo il mercato statunitense cala sempre di più.
Soffre di una notevole debolezza di mercato, nonostante le presenze massicce.
Ormai, una volta all’anno, fa semplicemente vedere che sopravvive”. Interesse, ma con cautela, nei confronti del secondo appuntamento romano con The Business Street per il responsabile di Filmexport, che ancora rimpiange il Mifed: “Temo che il mercato della Festa di Roma non arrivi a decollare davvero. Siamo stati schiacciati dallo spostamento di date dell’AFM e dal fatto che abbiamo permesso che annullassero il miglior mercato del mondo.
Quel Mifed che forse non era bello, ma era estremamente comodo, e per il business era un’opportunità  unica. Purtroppo ci sono state poche volontà  di salvarlo, anche a livello politico”.


Tutt’altro entusiasmo, invece, lo mostra Sesto Cifola, responsabile vendite di Rai Trade, che della Business Street è anche partner tecnico.
La divisione della tv pubblica provvederà  infatti alla digitalizzazione dei titoli da proporre nel mercato e organizzerà  delle proiezioni dei suoi prodotti, in pellicola e in digitale, in due location appositamente studiate dagli organizzatori del mercato capitolino.
“Ora che non c’è più il Mifed il mercato della Festa di Roma è ancora più importante per coprire la seconda parte dell’anno “” dice Cifola – E faremo di tutto per farlo crescere.
L’American Film Market invece per noi non è più una tappa da qualche anno. Non ci siamo andati lo scorso anno e non pensiamo di andarci quest’anno.
Per le società  italiane gli unici mercati per il cinema europeo sono Berlino, Venezia e, ora, Roma, che è nata bene e che per questa seconda edizione sarà  ancora più strutturata”.


Un po’ più cauta è Paola Corvino, responsabile di Intramovies e presidente dell’Unefa.
Secondo lei “Questa seconda edizione sarà  una svolta per capire se Roma, a livello commerciale, può funzionare sul lungo periodo.
Bisogna capire se lo scorso anno ha funzionato bene solo perché era una novità  o se ha le carte per essere un mercato importante, quello che avrebbe potuto diventare Venezia.
Noi la seguiamo comunque con interesse, anche per motivi di bandiera. Sarebbe importantissimo per il nostro cinema concentrare l’attenzione mondiale su un mercato romano”.
Nella sua veste di guida dell’Unione degli Esportatori, Paola Corvino è soddisfatta della recente adesione dell’Istituto Luce, ma proiettata verso l’importante obiettivo che l’Unefa si pone per il prossimo futuro: “Rafforzare la nostra veste istituzionale facendoci riconoscere dal Ministero dei Beni Culturali.
Abbiamo in programma di lavorare con l’Istituto del Commercio Estero nella ricerca di nuovi mercati.
Per far questo ci autofinanzieremo, esploreremo nuovi mercati e valuteremo se essere presenti con le nostre società . Solo dopo aver fatto questo test chiederemo eventuali finanziamenti istituzionali”.


Cinema&Video International            n. 10-11 Ottobre/Novembre 2007

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