“Lecce mi piace molto esteticamente.
All’inizio è stato come scegliere una bella donna o un bell’uomo da frequentare, poi si è rivelata una scelta importante, perché ho scoperto un mondo.
Ho amato molto la città , e amo moltissimo il Salento .
Mi piacciono soprattutto le persone, sono loro a fare bella la città . Provo spesso una forte nostalgia: ho il “mal di Lecce”
In “Mine vaganti” ho scritto la storia per un posto che fosse lontano da Roma, ma poteva essere un posto qualsiasi, anche del Nord; poi abbiamo ambientato tutto a Lecce, e ho voluto fare anche un omaggio a questa città che mi ha accolto in maniera meravigliosa.
Quando la mattina presto uscivo dall’albergo in centro, andavo a piedi sul set e per me era una vera gioia girare la città .
Passavo sempre a salutare il mio amico Antonio, che ha un negozio di valigie”¦
Il personale della Film Commission è stato molto disponibile, ci ha aperto tutte le porte, ed è molto bello sapere di poter contare su questo aiuto.
Con il sindaco di Lecce, che ha idee politiche completamente opposte alle mie, siamo diventati molto amici: destra e sinistra nel Sud sono molto diverse rispetto al Nord.
C’è un modo completamente diverso di guardare alla vita e alle cose”.
(a cura di Carolina Mancini)