É Sweetwater, la storia del primo afroamericano a firmare un contratto NBA (Nat ‘Sweetwater’ Clifton), cambiando così per sempre il modo in cui si gioca il basket il vincitore del Dragone d’Oro come Miglior Film (nella sezione Premiere Event) alla 8° edizione del Ferrara Film Festival, che si è conclusa ieri, 23 settembre. Il film, che ha fra i protagonisti Jeremy Piven, si è aggiudicato anche il premio per la Miglior Regia, andato a Martin Guigui, regista, produttore, produttore esecutivo, sceneggiatore e compositore di musica per film e televisione, e alla Migliore Colonna Sonora, assegnata da Radio Bruno.
C’è anche una presenza italiana nella crew di Sweetwater, il direttore della fotografia, Massimo Zeri, che ha dichiarato: “Da italiano è un onore ricevere questo premio per un film come Sweetwater. Sapere di essere tra gli italiani che hanno avuto un riconoscimento a livello mondiale mi riempie di enorme soddisfazione e orgoglio”.
Come il direttore del Festival, il ferrarese Maximilian Law, Zeri vive e lavora a Los Angeles, e la sua presenza al festival ben rappresenta il tratto identitario della manifestazione, che si propone anche di essere un ponte fra industria italiana e statunitense (leggi qui), senza smettere di rinsaldare sempre di più il legame con la città e il territorio. Dice Law:
“Arrivati alla conclusione dell’ottava edizione del Ferrara Film Festival, posso dire che è stato un grande successo dal punto di vista mediatico e qualitativo. Abbiamo avuto una partecipazione tre volte superiore a quella del 2022, sfiorando le 30mila presenze tra proiezioni, eventi e convegni che si sono susseguiti tra Teatro Nuovo e Cine Village… Questa edizione svolta in una nuova “casa” ci ha portato più al centro della città, ed è stata una chiave vincente. È un ottimo presupposto per fare un’edizione 2024 ancora più di successo”.

Quella del Cine Village è un nuovo format, incentrato sulla Studios Lounge Live, spazio “interattivo” fatto di grandi vetrate, che ogni giorno ha ospitetato interviste live e photo call con i grandi ospiti della giornata, a cui il pubblico poteva partecipare attivamente con domande e curiosità. E’ il frutto della rafforzata partnership, nata lo scorso anno tra il Ferrara Film Festival e Stabilimenti Cinematografici Studios, storica e celebre eredità degli “Stabilimenti De Paolis” (leggi qui): “La formula degli Studios ha visto un grande coinvolgimento di pubblico e quindi non possiamo che esserne contenti e orgogliosi. Dopo il successo di questa ottava edizione, il prossimo obiettivo è rendere questo format ancora più partecipato ed avvincente: insieme agli artisti, i cittadini saranno sempre più i veri protagonisti del Festival”. Ha affermato Gianluca Melillo Muto, Managing Partner Ferrara Film Festival.
Miglior Film nella sezione Premiere Autore è invece Tre Storie In Bottiglia, di Giuseppe Gandini con Massimo Olcese, Ignazio Oliva, Christian Borromeo. Massimo Olcese ha vinto inoltre il Dragone d’Oro come Miglior Attore protagonista.
La Migliore Attrice (Premio Lyda Borelli) è invece Lucrezia Lante Della Rovere, per L’incantevole Lucrezia Borgia, ritratto “pop” del regista Carlo Alberto Biazzi della vita della nobildonna estense, che Lante della Rovere racconta come la più grande telenovela del Rinascimento.
Il Migliore Documentario è Sisters Of Ukraine, di Mike Dorsey.



Il Miglior Regista di corti è Luca Maria Piccolo, per Soluzione Fisiologica, con Stefano Accorsi; il Miglior Corto (Premiere Event- Premio “Weshort”) The Screens, di Erik Champney, con Harvey Lipman, Randy Borruso; ancora il Miglior Corto (Premiere Autore) è invece Midnight Ride, di Alessandro Farrattini Pojani, con Nancy Farino, Alessandro Maria Rossi, Matthew Coulton.
Il Ferrara Film Festival è realizzato con il sostegno del Comune di Ferrara, Regione Emilia-Romagna, Ministero Della Cultura, Renault Italia, Mercatorum, Italo, OroPuro Caffè, Archivio Vittorio Cini e il sostegno di UNICEF Italia nel settore umanitario. Riuscitissima la partnership con Studios, rappresentata durante tutto il Festival dai Gianluca Melillo Muto in qualità di Managing Partner.