A Cannes 2014 Italian Film Commissions ha promosso un incontro per proporre una serie di punti su cui FC, istituzioni e professionisti dell ’audiovisivo potessero riflettere per definire la “migliore offerta di un cinema italiano appetibile”.
Lo scambio delle idee continua qua, con gli interventi dei responsabili delle Film Commission italiane aderenti all’Associazione.
Tutti gli interventi, seppur con tagli e toni diversi, sono fortemente ancorati alle rispettive realtà territoriali. Si articolano in un contesto la cui principale novità è la insistita attenzione da parte del MiBACT, che delle Film Commission ha preso, per così dire, a sponsorizzare la carica progettuale. Le Film Commission, per vivere, devono piacere ai produttori – a loro devono fornire le chiavi di accesso al territorio – ma contemporaneamente devono onorare un patto stretto con le amministrazioni di riferimento: dimostrare che attrarre le produzioni audiovisive è un buon investimento. In questo equilibrio, molto delicato, si inserisce la nuova attenzione delle istituzioni centrali. Mantenere la giusta distanza sembra allora essere il compito che le Film Commission sono chiamate a svolgere nei loro secondi dieci anni di vita. Quelli della maturità.
DANIELE BASILIO-APULIA FILM COMMISSION
CHRISTIANA WERTZ-BLS FILM FUND&COMMISSION
MAURIZIO GEMMA- FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA
FEDERICO POILLUCCI-FRIULI VENEZIA GIULIA FILM COMMISSION
ANDREA ROCCO- GENOVA LIGURIA FILM COMMISSION
CRISTINA PRIARONE-ROMA LAZIO FILM COMMISSION
PARIDE LEPORACE-LUCANA FILM COMMISSION
ANNA OLIVUCCI- MARCHE FILM COMMISSION
STEFANIA IPPOLITI- TOSCANA FILM COMMISSION
LAURA ZUMIANI-TRENTINO FILM COMMISSION