direttore Paolo Di Maira

EUROPRODUZIONE/Progetto Delicado

di Corinna Nesi


La Tv ama i detective.
E in special modo i detectives italiani, che portano con le loro storie tutto il sapore del territorio dove si svolgono le loro avventure e che spesso nascono nei romanzi prima di essere trasportati sugli schermi. “L’insuperabile” Montalbano docet.
Rai Due ha recentemente mandato in onda le nuove puntate del commissario siciliano, e si attende l’arrivo su Mediaset di Aurelio Zen, che ha trionfato in Inghilterra.


Ma che ne è di Pedra Delicado?
La simpatica e anticonformista investigatrice di Barcellona, nata dalla penna della spagnola Alicia Gimenez Bartlett ha tutti i requisiti del caso. Cinema&Video International aveva intervistato la Bartlett già  nel 2007, quando in Rai stavano lavorando all’adattamento di due dei suoi romanzi, “Riti di Morte” e “Morti di carta”.
Europroduzione, che aveva acquistato i diritti nel 2001, doveva produrre i film.
Poi, dopo che Agostino Saccà  lasciò la direzione di Rai Fiction, il progetto si è arenato.
Ma Stefano Torrisi, amministratore delegato della società  non demorde:
“Sto tentando di rilanciarlo: i diritti scadranno nel 2014 e sarebbe davvero un peccato non realizzare questo progetto che ha grandi potenzialità : la Bartlett ha moltissimi fans in Italia, dove vende circa 800 mila copie, e i romanzi hanno tutti gli elementi narrativi necessari per ricavarne una fiction di successo, come dimostrano le prime due sceneggiature, godibilissime, scritte da due professionisti come Mimmo Rafele e Roberta Colombo.
Queste sono di proprietà  della Rai, che dovrebbe solo metterle in produzione, o rielaborarle.
Con Mediaset, invece, dovremmo ripartire da zero, li incontrerò a breve.”
Un progetto non facile da realizzare in Italia, nella nostra intervista la Bartlett parlava dei problemi di censura nell’ edizione italiana: alcuni punti legati al Vaticano e all’anticlericalismo della protagonista erano “˜scomparsi’.
Racconta Torrisi: “Ricordo che quando abbiamo iniziato a trattare, la scrittrice sembrava intransigente, ci diceva: “˜non sognatevi che Pedra si sposi o che voglia avere dei figli”¦’
Poi però nei romanzi successivi l’ha fatta convolare a nozze!
E ha accettato di buon grado i “˜tagli’ imposti.”
In Spagna nel 1998, Telecinco ha mandato in onda una serie di 26 episodi su Pedra Delicado, di cui la Bartlett aveva scritto le sceneggiature, che però non avevano niente a che fare con i romanzi. Nell’intervista la scrittrice raccontava che, per via dell’attrice protagonista, le storie erano state girate a Madrid invece che a Barcellona.
In Italia invece il luogo prescelto era Genova, che Torrisi definisce: “Una città  meno fredda di Barcellona, che io vedo come una Milano sul mare, ma che comunque corrispondeva al profilo di città  costiera, industriale e operosa.
Stiamo anche valutando l’idea di una coproduzione con la Spagna, che ci permetterebbe di abbassare i costi.”


Europroduzione, attiva in Italia dal 2000, è infatti la filiale italiana del gruppo spagnolo Europroducciones e sviluppa progetti che toccano tutti i generi televisivi, cercando sempre sinergie fra i due paesi, anche grazie alle quattro reti spagnole che il gruppo possiede (della piattaforma multifrequenza Vocento):
“ne condividiamo una con MTV, una con Intereconomia, una con Disney e una, la Diez, la gestiamo direttamente. E’ un canale generalista in chiaro dove possiamo mettere in onda i pilota e avere subito un primo feedback per capire se abbiamo colpito il target, così copriamo tutto il processo creativo.”
Dalla Colombia e dalla Spagna Europroduzioni ha acquistato i diritti delle fortunate serie tv “Betty la Fea” e “Aqui no hay quien viva”, rispettivamente.
Dell’ultimo sono stati adattati 26 episodi per Mediaset, che poi non sono mai andati in onda.
E con Mediaset il gruppo è in trattativa anche per “Betty la Fea” .


Se la fiction è in questo momento un terreno un po’ complicato diversa è la situazione per i format, dove Europroduzioni ha “˜fatto centro’ con due prodotti: lo “Show dei Record”, che “ha avuto risultati sempre superiori al 21%, competendo con “˜Annozero’ e “˜Un Medico in famiglia’”, e “Lady Burlesque” il primo formato di talent sul burlesque, andato in onda su Sky (con cui la società  spartisce i diritti al 50%) da febbraio, e i cui diritti sono stati venduti in Francia.
“Stiamo pensando di fare un “Lady Burlesque” tour, dove porteremmo le ragazze in giro per l’Italia, uno spettacolo che riveli anche delle storie, sulla scia del film “Tournéé”.

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