di Corinna Nesi
La Tv ama i detective.
E in special modo i detectives italiani, che portano con le loro storie tutto il sapore del territorio dove si svolgono le loro avventure e che spesso nascono nei romanzi prima di essere trasportati sugli schermi. “L’insuperabile” Montalbano docet.
Rai Due ha recentemente mandato in onda le nuove puntate del commissario siciliano, e si attende l’arrivo su Mediaset di Aurelio Zen, che ha trionfato in Inghilterra.
Ma che ne è di Pedra Delicado?
La simpatica e anticonformista investigatrice di Barcellona, nata dalla
Europroduzione, che aveva acquistato i diritti nel 2001, doveva produrre i film.
Poi, dopo che Agostino Saccà lasciò la direzione di Rai Fiction, il progetto si è arenato.
Ma Stefano Torrisi, amministratore delegato della società non demorde:
“Sto tentando di rilanciarlo: i diritti scadranno nel 2014 e sarebbe
Queste sono di proprietà della Rai, che dovrebbe solo metterle in produzione, o rielaborarle.
Con Mediaset, invece, dovremmo ripartire da zero, li incontrerò a breve.”
Un progetto non facile da realizzare in Italia, nella nostra intervista la Bartlett parlava dei problemi di censura nell’ edizione italiana: alcuni punti legati al Vaticano e all’anticlericalismo della protagonista erano “˜scomparsi’.
Racconta Torrisi: “Ricordo che quando abbiamo iniziato a trattare, la scrittrice sembrava intransigente, ci diceva: “˜non sognatevi che Pedra si sposi o che voglia avere dei figli”¦’
Poi però nei romanzi successivi l’ha fatta convolare a nozze!
E ha accettato di buon grado i “˜tagli’ imposti.”
In Spagna nel 1998, Telecinco ha mandato in onda una serie di 26 episodi su Pedra Delicado, di cui la Bartlett aveva scritto le sceneggiature, che però non avevano niente a che fare con i romanzi. Nell’intervista la scrittrice raccontava che, per via dell’attrice protagonista, le storie erano state girate a Madrid invece che a Barcellona.
In Italia invece il luogo prescelto era Genova, che Torrisi definisce: “Una città meno fredda di Barcellona, che io vedo come una Milano sul mare, ma che comunque corrispondeva al profilo di città costiera, industriale e operosa.
Stiamo anche valutando l’idea di una coproduzione con la Spagna, che ci permetterebbe di abbassare i costi.”
Europroduzione, attiva in Italia dal 2000, è infatti la filiale italiana del gruppo spagnolo Europroducciones e sviluppa progetti che toccano tutti i generi televisivi, cercando sempre sinergie fra i due paesi, anche grazie alle quattro reti spagnole che il gruppo possiede (della piattaforma multifrequenza Vocento):
“ne condividiamo una con MTV, una con Intereconomia, una con Disney e una, la Diez, la gestiamo direttamente. E’ un canale generalista in chiaro dove possiamo mettere in onda i pilota e avere subito un primo feedback per capire se abbiamo colpito il target, così copriamo tutto il processo creativo.”
Dalla Colombia e dalla Spagna Europroduzioni ha acquistato i diritti delle fortunate serie tv “Betty la Fea” e “Aqui no hay quien viva”, rispettivamente.
Dell’ultimo sono stati adattati 26 episodi per Mediaset, che poi non sono mai andati in onda.
E con Mediaset il gruppo è in trattativa anche per “Betty la Fea” .
“Stiamo pensando di fare un “Lady Burlesque” tour, dove porteremmo le ragazze in giro per l’Italia, uno spettacolo che riveli anche delle storie, sulla scia del film “Tournéé”.