di Elisabetta Brunella
Il 2007 sarà stato un buon anno dal punto di vista delle sale cinematografiche europee?
Al momento manca ancora dicembre, che – come si sa “” è un mese di importanza cruciale per la frequenza.
Nel 2006, per esempio, il dodicesimo è stato in Italia il miglior mese dell’anno, pesando per il 14,4% sul totale dei biglietti venduti.
E anche se non in tutti i paesi europei l’effetto “panettone” è tanto potente quanto nella Penisola, resta pur vero che dicembre si colloca sempre tra i periodi favoriti per il cinema.
Si può comunque tentare qualche previsione, sulla base dei risultati dei primi dieci/undici mesi.
Già da queste stime, emerge che il 2007 sarà un anno di andamenti “variegati”.
La Francia “” che nel 2006 si era confermata primo mercato del Vecchio Continente con la cifra record di 188,7 milioni di spettatori (+8,3% rispetto al 2005) “” non riuscirà a ripetere questo exploit.
Il primo semestre del 2007 aveva chiuso con un calo del 12% rispetto al corrispondente periodo del 2006, a causa soprattutto del ridotto “appeal” dei film più popolari.
Jean Labé “” presidente della FNCF, la federazione degli esercenti dell’Esagono “” stima ora una flessione del 10%.
In linea con quello generale sarà “” nelle parole di Hugues Borgia, Direttore Generale di UGC “” l’andamento della seconda società di esercizio francese.
Partito bene, con un’estate molto positiva, il Regno Unito ha rallentato la corsa in novembre (decisamente negativo rispetto al 2006), ma si crede che riuscirà comunque a chiudere il 2007 col segno più.
Previsioni poco rosee, invece, per la Germania, dove il primo semestre del 2007 ha totalizzato circa 60 milioni di spettatori rispetto ai 65 del corrispondente periodo del 2006.
Un calo del 7,7% che, se non fosse riassorbito, sarebbe piuttosto preoccupante per un mercato che tra il 2004 e il 2005 era passato da 157 a 127 milioni di spettatori, bruciando in un sol colpo 30 milioni di biglietti non recuperati nemmeno nel 2006.
Ed è ora concreto il rischio che il 2007 resti sui livelli del disastroso 2005.
Timore di terminare il 2007 col segno negativo c’è anche per la Finlandia. Queste ultime settimane” “” afferma Tero Koistinen, segretario generale dell’associazione degli esercenti finnici – “saranno decisive per collocare l’ago della bilancia tra una rassicurante stabilità o un calo che potrebbe arrivare sino al 5%.”
Al “pareggio” col 2006 puntano i Paesi Bassi e il Belgio. I
n Olanda, però, – avverte Joachim Ph. Wolff, presidente della Fondazione di Ricerca sul Cinema – la stessa quantità di spettatori significherebbe un incremento di qualche punto percentuale rispetto al 2006, anno che, secondo le modalità statistiche adottate dalla locale associazione degli esercenti, comprendeva 53 settimane.”
Il Belgio ha visto un altalenarsi di situazioni mensili, legate in buona parte alle condizioni meteorologiche.
Aprile, infatti, è stato meno buono del 2006 a causa del bel tempo, mentre la temperatura piuttosto fredda ha giovato alla frequenza di giugno e di luglio.
Questo, grazie anche a prodotti trainanti come “Shrek” e “James Bond”, è stato un mese fantastico: +51% rispetto al 2006.
A raffreddare gli animi ha pensato agosto (-20%). “In sintesi” “” ci dice Thierry Laermans, segretario generale della FCB, l’associazione professionale belga, – “i primi dieci mesi del 2007 chiudono a -2,31%, ma a +8,66% rispetto al 2005. Penso che riusciremo, entro la fine dell’anno, ad eguagliare il 2006, arrivando a circa 23 milioni. Attendiamo infatti titoli di grande richiamo, a partire da “Beowulf”, in uscita il 21 novembre.”
In questo scenario, dove si stacca la situazione dell’Italia, che prevede un 2007 in netto rialzo rispetto al 2006, prevale, tra gli investitori, la prudenza.
Ne è segno il rallentamento della crescita dei multiplex.
All’inizio del 2007 erano 1.081 in tutt’Europa i complessi con almeno otto schermi, per un totale di 11.612 sale.
In crescita, rispetto all’anno precedente, ma a un ritmo rallentato: +4,9%, rispetto al +5,4% dell’anno prima.
Le anticipazioni di MEDIA Salles, che sta raccogliendo i dati al 31 ottobre 2007, mostrano che molte importanti società europee non hanno aperto nel 2007 alcun nuovo multiplex.
Lauren, in Spagna, ne ha addirittura chiuso uno.
Un certo dinamismo appare invece in un mercato dove l’avvento dei multiplex è piuttosto recente, come la Polonia, dove Multikino ha firmato quattro nuovi siti.
Un tasso di crescita decisamente più forte si registra, invece, nel campo dei proiettori digitali, con tecnologia DLP Cinema: l’Europa è arrivata, nel giugno 2007, a quota 694 (di cui 244 in Gran Bretagna, 142 in Germania, 44 in Belgio e 31 in Italia).
L’incremento, rispetto al giugno 2006, quando i proiettori digitali erano 262, è del 165%. Una cifra che suona decisamente elevata, ma che, comparata al tasso di sviluppo negli USA (307%), conferma la generale prudenza delle imprese europee.