Sono stati annunciati i vincitori degli Excellence Awards, gli speciali riconoscimenti alle diverse arti del cinema, suddivise in 8 categorie, che saranno premiati la sera del 9 dicembre a Berlino, nel corso della 36° cerimonia degli European Film Awards.
A decretarli, una giuria di cui fa parte anche l’italiano Matteo Cocco, direttore della fotografia.
Per l’Italia c’è Emita Frigato, premiata per la Scenografia de La Chimera “che abbinando stili completamente diversi, crea spazi in cui questa favola può davvero prendere corpo. Riesce a mischiare in un equilibrio perfetto una conoscenza storica precisa sia dell’arte italiana antica, sia di questa parte del paese negli anni ’80, con una sorta di realismo magico. Tutte le stanze e gli spazi contengono una realtà arricchita da tessuti, ciondoli e utensili da cucina, che non oscurano mai la storia, ma al contrario esaltano gli eventi e i personaggi che li vivono.”
E a proposito di direttori della fotografia, il premio europeo per questa categoria andrà a Rasmus Videbæk, per Promised Land, dove ha raccontato l’aspro mondo rurale della Danimarca della metà del 1700 con “una fotografia poetica, che illustra che Videbæk sa esattamente dove spingere avanti e dove fare un passo indietro. Uno stile visivo potente, e che tuttavia non concentra troppo l’attenzione sulla macchina da presa, lasciando alla storia e ai personaggi lo spazio che meritano.”
The Promised Land conquista anche il premio per il Miglior Costume Design che va alla costumista Kicki Ilander, per il suo “delicato e sapiente lavoro che contribuisce a creare personaggi veri, pieni di emozioni.”
Anche La Società della Neve di Juan Antonio Bayona porta a casa due premi: il Miglior Trucco&Parrucco, che va a Ana López-Puigcerver, Belén López-Puigcerver, David Martí & Montse Ribé (“per l’estrema cura della continuità e una profonda conoscenza del tempo, che ci mostrano come i capelli e le barbe crescono, e come cambia la pelle nel tempo in un ambiente minaccioso per la vita”) e i Migliori Effetti Visivi, realizzati da
Félix Bergés, Laura Pedro “che riescono a non spezzare mai l’illusione che tutto sia stato realmente accaduto di fronte alla macchina da presa e girato sui luoghi reali.”
Il premio alla Miglior Colonna Sonora europea è per Markus Binder per le musiche originali di Club Zero, “restituiscono in maniera efficace il personaggio dell’insegnante, attraendo magneticamente gli spettatori dentro la narrazione.”
Il Miglior Suono è quello di Johnnie Burn & Tarn Willers per The Zone of Interest, “l’unico indizio dell’orrore che accade al di là del muro di un bellissimo giardino di famiglia. Sentiamo ciò che non vediamo. Un incredibile quantità di dettagli crea uno spazio sonoro che appare naturale, e allo stesso tempo ti tiene allarmato.”