direttore Paolo Di Maira

EMILIA ROMAGNA/Il Film Fund si fa in quattro

Anche l’Emilia Romagna ha il suo Fondo di sostegno al cinema: è stato istituito lo scorso 22 luglio all’interno di una legge che ridefinisce tutta la politica cinematografica e audiovisiva sul territorio.
“La parte innovativa della legge – ha dichiarato a Cinema & Video International l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti – è che non si limita a istituire un Film Fund e a ridefinire il ruolo della Film Commission, ma punta a fare investimenti sul sostegno e il rafforzamento dell’intera filiera produttiva, dalla formazione professionale alla produzione alla distribuzione all’esercizio all’internazionalizzazione”.

Coerentemente, la dotazione annua di circa 2,5 milioni di euro è frutto del coinvolgimento di 4 assessorati: circa un milione di euro (cifra che già era dedicata alla spesa per il cinema) dall’assessorato alla Cultura; un altro milione, proveniente dai Fondi strutturali europei FESR è impegnato dalle Attività produttive, e il restante mezzo milione è suddiviso tra gli assessorati al Turismo e alla Formazione.

“Questa cifra è lo zoccolo duro con cui si partirà, ma non escludiamo che possa essere, in futuro, incrementata” attingendo ad altri fondi europei attraverso il coinvolgimento dell’assessorato alle politiche giovanili. Con l’approvazione della legge, Mezzetti porta a compimento il lavoro di quattro anni, da quando si insediò all’assessorato alla Cultura e prese l’impegno di istituire un Film Fund. Lo ha fatto praticando “l’iter legislativo partecipato” istituito da una precedente legge regionale:
“E’ un percorso che capovolge la piramide”. Non è il vertice che sottopone le proprie scelte alla base, “qui ogni categoria ha messo un pezzettino e alla fine abbiamo confezionato la legge con tutto quello che abbiamo raccolto in quattro anni”.
Come è noto la Giunta, con le dimissioni del governatore Vasco Errani, conclude la legislatura in anticipo (anche se di poco: qualche mese) rispetto alla sua naturale scadenza, e in novembre ci saranno nuove elezioni.
In questi tre mesi Mezzetti e i suoi collaboratori lavoreranno all’istruzione del Piano triennale che renderà operativa la legge e “che consegneremo alla nuova Giunta: lì ci saranno le linee guida”.
Ma già gli indirizzi sono delineati: “Tutti i finanziamenti devono essere orientati a creare e sostenere occupazione e imprese sul territorio”.
Il Film Fund, verso cui confluirà il milione dei fondi FESR, sarà dedicato sia al sostegno di produzioni locali che all’attrazione di produzioni esterne: condizione necessaria sarà la garanzia di impiego di impresee maestranze locali in percentuali importanti, si parla del 60% per le produzioni esterne e il 50 per quelle locali. “Un produttore che sceglie di girare nel nostro territorio potrebbe obiettare che non c’è sufficiente offerta di maestranze locali”, anticipa Mezzetti, “ecco perché, contemporaneamente, impegniamo risorse nell’alta formazione professionale e nello start up d’imprese”.

Altro dato qualificante è che nella nuova legge la Film Commission, pur rimanendo un ufficio della Regione, avrà al suo interno rappresentanti dei quattro assessorati. Assumerà un ruolo chiave, in quanto avrà il compito di coordinare “gli interventi, i finanziamenti, i territori”, ma non avrà compiti di selezione, che saranno affidati ad un apposito comitato di valutazione, tiene a precisare l’assessore.

Rinviando a successivi approfondimenti gli altri comparti della filiera, in particolare l’esercizio, merita ricordare, abituati come siamo stati a cronoprogrammi farlocchi, che Mezzetti è arrivato puntuale alla scadenza di metà anno che si era data, e che aveva anticipato in un’intervista a Cinema & Video International nello scorso Gennaio. Questo, nonostante l’anticipata scadenza elettorale e le fluttuanti alleanze politiche avrebbero potuto consigliarlo a desistere da un’impresa i cui frutti saranno raccolti dal suo successore.

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