Circa 2 milioni e 300 mila euro del Fondo Audiovisivo Regionale a sostegno di 41 progetti: si riassume così il 2018 di Emilia- Romagna Film Commission, e il 2019 si apre con i nuovi bandi destinati alle produzioni nazionali – internazionali e a quelle locali, per cui sono stati destinati complessivamente 1.500.000 euro e 600.000 euro (la prima finestra dei bandi resterà aperta fino al 28 febbraio).
Confermata anche l’uscita di un bando per il sostegno alla scrittura e allo sviluppo di sceneggiature originali di lungometraggi, fiction, web serie e documentari, la cui scadenza sarà a fine marzo 2019.
L’anno nuovo si apre con presenze di set importanti sul territorio: oltre alle già annunciate riprese di “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Stefano Cipani, e “La voce del circo” di Pierpaolo Paganelli, in cui vedremo rispettivamente Alessandro Gassman e Vittoria Puccini, a Bologna sono arrivati Nick Nolte e Jonathan Nossiter, con il set di “Last Words”, lungometraggio post-apocalittico tratto dal romanzo di Santiago Amigorena, ambientato in un 2086 in cui i sopravvissuti della stirpe umana cercano un senso alla sopravvivenza in un mondo devastato da guerre e catastrofi ambientali, aggrappandosi alla bellezza danneggiata ma superstite della cultura.
Ad affiancare Nolte, in questa produzione targata Stemal Entertainment – Rai Cinema, troviamo Charlotte Rampling, Alba Rohrwacher e lo svedese Stellan Skarsgard.
Sono invece pronte a iniziare il percorso distributivo diverse produzioni sostenute con gli ultimi bandi.
Tra queste “Il fagotto”, cortometraggio di Giulia Giapponesi (distribuito da Sayo- naraFilms–Elefant Distribution) ambientato a Tresigallo, nel ferrarese, “Solo cose belle”, di Kristian Gianfreda, prodotto da Coffee Time e Sunset, “Tutto liscio”, di Igor Maltagliati (La Famiglia Film srl), con Piero Maggiò, Antonio Catania Maria Grazia Cucinotta, storia d’amore e tradimenti nella terra delle balere.
Dopo il successo mondiale de “La ballata dei senzatetto” – con relativa corsa alla selezione agli Oscar – la parmigiana Monica Manganelli torna con un’altra opera di animazione, “Butterflies in Berlin”.
Per la prima volta nel cinema si parla di Olocausto e identità di genere insieme; una storia di metamorfosi in quattro capitoli, liberamente ispirata a fatti e personaggi realmente esistiti, prodotto da Bee Communications e Alexandra Cinematografica per l’Italia, e Latteplus Film Berlin per la Germania.
Oltre al sostegno di Emilia-Romagna Film Commission l’opera ha ricevuto il contributo del MiBAC e del Ministero tedesco dei media e cinema. Supportato dal MiBAC anche il corto di Gianni Amelio, “Passatempo”, girato interamente a Bobbio, e prodotto da The Film Club di Piacenza.