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Se la nuova direzione del Festival porta con sé importanti novità, ciò che sicuramente resta invariato è il fatto che l’European Film Market (EFM) continua ad essere parte integrante della Berlinale, come spiega il direttore del mercato, Matthijs Wouter Knol: “Ci aspettiamo che la ristrutturazione del programma del festival, curata da Carlo Chatrian abbia anche un effetto sul mercato.
La nuova sezione Encounters, ad esempio, dà ai film selezionati, che magari non hanno ancora un agente di vendita, la possibilità di beneficiare del mercato, di cercare partners, trovare un distributore e fare affari.
Inoltre, la presenza di Mariette Rissenbeek come direttore esecutivo è un’altra grande opportunità: la conosciamo da quando frequentava l’EFM come responsabile di German Films. Conosce molto bene il mercato dall’interno ed è un piacere lavorare con lei. Abbiamo sentito davvero il suo supporto negli ultimi mesi.”
Ci sono molte nuove iniziative nell’edizione di quest’anno dell’EFM.
Il nuovo EFM Landmark getta una luce sul lavoro delle film commissions, che è sempre più rilevante e interessante per i produttori: “abbiamo messo a punto un programma di due giorni, il 24 e 25 febbraio al Gropius Bau: ci saranno presentazioni, illustrazioni di case histories, e si discuteranno i nuovi trend. I produttori vogliono esserci e tutti gli spazi sono prenotati. Abbiamo lavorato a stretto contatto con l’European Film Commission Network (EUFCN) che presenterà l’European Location Award in apertura dell’ EFM Landmark. Il premio farà seguito a un panel sui produttori e le film commission che si svolgerà all’interno dell’ EFM Producers Hub, la domenica pomeriggio al Gropius Bau.”
Matthijs Wouter Knol è poi orgoglioso di annunciare il primo
EFM SUSTAINIBILITY MANIFESTO: “dichiareremo che entro i prossimi quattro anni l’EFM vuole diventare un mercato verde e sostenibile, non solo dal punto di vista del rispetto delle linee guida ambientali, ma anche esplorando il concetto di benessere all’interno dell’industria (come le persone possono lavorare in questo settore in un modo che non li ‘sovraccarichi’) con una sessione dedicata nel programma di EFM Horizons.
Panels sulla sostenibilità e la diversità saranno anche parte del programma di EFM Landmark, EFM Producers Hub, così come di EFM DocSalon.”
L’industria del cinema italiano conferma la sua forte presenza all’interno del Gropius Bau, al piano terra, subito dopo l’entrata della libreria: “Abbiamo apportato qualche cambiamento con le società di vendita, e in generale abbiamo ragionato, lavorando a stretto contatto con Roberto Stabile e Giancarlo Di Gregorio, su come rendere l’ Italian Pavilion uno dei più notevoli.”
Il Cile sarà il paese in Focus, “con un’attenzione ai film documentari e un’im- portante presenza all’interno del programma del Berlinale Series market.” L’attenzione crescente verso i documentari è un altro legame forte fra il festival e il mercato: il 22 febbraio il DocSalon ospiterà il lancio del DAE, la nuova European Documentary Association, che si propone di supportare il network per la nuova generazione di filmmakers di documentari del continente.
Un’altra nuova iniziativa che si svolgerà nel DocSalon sarà l’Archive Day, il 25 febbraio, “abbiamo invitato responsabili di archivi internazionali e ricercatori per facilitare i contatti fra loro e i produttori, visto che crediamo che quello degli archivi sia un mercato interessante da esplorare.” Conclude Matthijs Wouter Knol.