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EAGLE: LA SVOLTA

di Adriana Marmiroli


La notizia è questa: dopo un primo assaggio con “La masseria delle allodole” dei Taviani e “Le donne della mia vita” della Izzo, Eagle scende con decisione in campo e passa alla produzione di film italiani.
Primo titolo interamente prodotto e distribuito “Scrivilo sui muri” di Giancarlo Scarchilli, con Cristiana Capotondi e Primo Reggiani, una commedia romantica ambientata tra bande di graffitari romani rivali tra loro, che si avvale in colonna sonora di canzoni a firma Elisa e Vasco Rossi.
Ne è orgoglioso Stefano Dammicco. “E’ la nostra prima produzione italiana. Questo nostro passaggio bolliva da tempo, ma non è stato facile. Cercavamo l’idea, il progetto. Ci ha convinto questa storia perché coerente con la nostra filosofi a di film mirati a un pubblico giovane.
Sarà  nelle sale il 21 settembre.
E prevediamo un lancio importante, in circa 350-400 sale. Stiamo preparando un evento con Mtv”.
Con questo si sfata quindi la leggenda (fin qui vera, per altro) di una Eagle orientata solo all’acquisizione di film d’importazione, per lo più americani.
“Questo è solo il primo di una serie di progetti che arriveranno e che sono in sviluppo. Ma è anche il segno forte di qualcosa che da tempo andiamo facendo, di un’immagine che non vogliamo più avere e che il cinema italiano pare recepire con grande lentezza: Eagle non significa solo cinema horror.
Da anni abbiamo diversifi cato il nostro listino.
Abbiamo allineato titoli importanti e differenti tra loro come “” per citare solo quelli dell’ultima stagione “” “Il velo dipinto”, “Miss Potter”, “Perché te lo dice mamma”, “The Illusionist”, “Apocalypto””¦ Per non tornare a ricordare che siamo stati noi ad aver portato in Italia “The Passion”. Per questo anche gli altri titoli del primo semestre 2007-2008 si muovono in tale direzione: “toglierci una volta per tutte quell’etichetta, diventare modello per altre aziende indipendenti, continuare in una politica di disomologazione”.
E allora ecco un listino che parte da agosto (la nuova tendenza che non chiude i cinema d’estate pare fi nalmente aver funzionato) e arriva a dicembre con una serie di opere interessanti.
E, appunto, variegate.
Dammicco fa la “lista della spesa” con soddisfazione: i titoli che allinea sono spesso prodotti “da major”, che le distribuiscono in proprio in casa e che sul mercato internazionale li affidano ai marchi indipendenti.
E allora agosto: con “The Protector” e “Alla deriva”, film di genere adatti al periodo f-estivo, ma anche l’italiano “Non pensarci” di Gianni Zanasi, con Valerio Mastandrea.
Poi si passa a settembre: “Scrivilo sui muri” in prima linea, ma anche il mystery precognitivo “Premonition” con Sandra Bullock.
Tra ottobre e fine anno, momento forte della stagione, non c’è che l’imbarazzo della scelta: “Adama ed Evo”: ancora una commedia con un tocco di irrealtà  su un ragazzo e una ragazza che per un incantesimo si trovano l’una nel corpo dell’altro.
“Il caso Thomas Crawford” con Anthony Hopkins, thriller, “Becoming Jane” con Anne Hataway, biografico, “Whisper-Il respiro del diavolo”, horror, “Eastern Promises” di David Cronenberg con Viggo Mortensen, ancora un thriller.
E poi ancora la commedia “Accidental Husband” con Uma Thurman e Colin Firth, il poliziesco “Pride & Glory” con Ed Norton e Collin Farrell, la commedia romatica “Dan in Real Life” con Steve Carell e Juliette Binoche, il live action “Bratz” dal cartoon omonimo dimostrano che le buone intenzioni “” se si vuole “” possono essere praticate.
Ma non di sola sala si vive.
Eagle a un certo punto della sua storia ha messo a segno un colpo: molti si mordono ancora le mani per il tanto successo che ha avuto. Anche se, ricorda sempre Dammicco, “ho impiegato due anni buoni a trovare un compratore che lo programmasse.
“˜Troppo moderno. Inadatto al pubblico italiano che non lo capirebbe’, mi dicevano”.
Era Csi.
Non occorre dire altro.
Ora i broadcast, che per Eagle sono sempre stati ottimi interlocutori, sono doppiamente importanti: per vendere film, come sempre.
Ma anche per proporre prodotti seriali made in Italy che Eagle si sta preparando a produrre. E’d è l’altra rilevante novità  del momento.
Diversi i progetti in cantiere: le miniserie “Santa Caterina”, con Cristiana Capotondi e forse la regia di Fabrizio Costa, e “Sonia Gandhi”, interprete Laura Morante sceneggiatura di Cotroneo, Petraglia, Signorile.
“Una biografia “” ci tiene a precisare Dammicco “” tutta rivolta al versante personale e privato, non politico, della incredibile vita di questa donna italiana. Già  il personaggio è delicato.
Ma se affrontassimo anche il discorso politico sarebbero troppi i rischi di fare qualche passo falso”.
Sempre in fase di sviluppo c’è anche una serie lunga, “Polstrada”, da realizzare in coproduzione con A.E. Media di Gabriele Andreoli. “Siamo alla fase della stesura della “˜bibbia’ e della formazione del cast”. Conclude Dammicco: “Siamo stati definiti la più americana delle società  italiane: a seconda dei punti di vista e di chi lo dice è un complimento o un insulto.
Per noi un complimento, perché tali ci sentiamo non tanto per una questione di prodotto quanto di organizzazione, marketing e di approccio al mercato.
La nostra non è una società  “one man show”, ma composta da un team affiatato tutto teso al prodotto e alla sua ottimizzazione.
Perché la forza di penetrazione di un’azienda nel nostro settore è data dalla forza del prodotto che offre. In un paese come il nostro, che ha cioè una realtà  di sale cinematografiche ancora compressa, insufficiente, arretrata rispetto a tutta l’Europa, è questione di vita o di morte vendere bene il proprio prodotto per sopravvivere.
E per questo ormai si deve raggiungere ogni settore: sale, homevideo, broadcast generalisti e digitali, new media.
Abbiamo appena chiuso un accordo importante con Sky”.
Tutti cambiamenti che prevedono una inevitabile riorganizzazione interna.
Anche perché, tra l’altro, “stiamo pensando di negoziare l’ingresso di un partner azionario finanziario che ci aiuti nello sviluppo di questo progetto.
Non fondamentale ma molto utile in questa fase di ampliamento e internazionalizzazione del marchio, anche attraverso lo start up in territori alternativi all’Italia”.


 


Cinema&Video International                       n. 6-7  Giugno/Luglio 2007

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