Il Marché du Film di Cannes compie 60 anni. E’ giustamente motivo di una grande festa per gli organizzatori e per il Festival di Cannes; per tutti è anche un’occasione di riflessione.
Quando, nel 1961, il Marchè fu integrato nel festival, era da poco nato a Milano, come i veterani del cinema sanno, il Mifed, il primo mercato di cinema al mondo, concepito nel 1960 all’interno di Fiera Milano, dall’allora suo direttore Michele Guido Franci.
Fu un’idea audace e geniale, in quegli anni, concepire il cinema separato dalla sua “magia”: il film come prodotto, oggetto di scambio in un club per uomini d’affari.
Un’idea, questa, che consegnò per diversi anni al Mifed il primato del Mercato.
Ma il tempo, i tempi, hanno travolto il Mifed, che, incapace di rinnovarsi, ha cessato di esistere nei primi anni duemila, e hanno premiato la formula preveggente del Marchè: l’arte, unita al glamour, alimenta il business.
Il Marchè du Film, che a buon diritto può considerarsi il più longevo mercato di cinema al mondo, si è giovato di questo equilibrio, sapientemente amministrato da una regia istituzionale, offrendo, ancora oggi, il più ampio ventaglio di opportunità a tutti coloro che fanno cinema: artisti e mercanti, grandi e piccoli.
C’è spazio per tutti, a Cannes, forse proprio perchè il Festival è rimasto saldamente ancorato al cinema come arte su grande schermo, e il Marché apparentemente vive, prosperando, della sua luce riflessa.