“Il nostro è un forum internazionale, un occhio sul futuro, puntato sulle tendenze più rilevanti del momento” così il suo direttore Gioia Avvantaggiato, definisce Doc&Factual Agora, il forum che mette in contatto i produttori di contenuti factual con i principali broadcaster italiani e stranieri, che si è svolta quest’anno all’interno del MIA. Avvantaggiato ha passato in rassegna gli highlights di questa seconda edizione:
“Il programma viene costruito alternando panel, sessioni brevi legate ad aspetti tecnici o a programmi specifici e masterclass e possiamo dire in generale che la tendenza maggiormente emersa da parte di tutti i broadcaster e produttori intervenuti è quella di un ‘ritorno alle origini’; sembra infatti che dopo tanto spingere sul tasto dell’intrattenimento, si stia tornando a programmi con un contenuto culturale e con una mission precisi. Questo fenomeno riguarda certamente il cosidetto ‘specialist factual’ (scienza e storia) ma in qualche modo sembra riguardare anche programmi tradizionalmente più leggeri come quelli di lifestyle. Continueranno ad esserci ancora talent, format sui cuochi o sul wedding, ma l’accento sembra non più tanto sull’ imparare a far qualcosa, quanto sul conoscere la storia e lo stile di vita di qualcuno.”
Fra i panel più interessanti, la masterclas sul format danese, poi esportato in tutto il mondo, Married at first sight, di cui ha parlato il suo produttore, Michael von Wurden, segnalando l’aspetto di ‘esperimento sociale’ di una operazione che vista da fuori potrebbe apparire di mero intrattenimento”.
Fra i boadcaster più creativi, Avvantaggiato cita Channel 4 che sta puntando molto su una delle novità del momento, i cosiddetti “fixed rig show”, programmi realizzati con camera fissa, per raccontare una realtà senza interferire: da Educating Yorkshire a Goggle Box a The Tribe.
Da un punto di vista più strettamente politico, uno dei risultati raggiunti da Agora, è la lettera aperta di invito a RAI ad una partecipazione maggiore nelle produzioni internazionali di documentario, sottoscritta da BBC, SBS Australia, France Télévision, Arte/France, SRC Canada, SVT Svezia, DR Danimarca in seguito all’intervento di Giancarlo Leone in merito al ruolo del Servizio Pubblico, che ha sottolineato come ” In Italia i documentari sono stati colpevolmente poco usati”.
La maggiore presenza di operatori internazionali in sala è uno dei valori aggiunti che MIA ha portato ad Agora, “siamo soddisfatti, -prosegue Avvantaggiato- anche se ci sono alcune cose che andrebbero ridiscusse, come le date, che per quanto concerne il prodotto televisivo stridono un po’, essendo 9 giorni dopo il mercato più importante del mondo in questo settore, il Mipcom, che vanta 19 mila accreditati o la policy dell’accredito unico oltre alla mancanza di forza da parte di MIA nel coinvolgere i broadcasters italiani, che sono il primo fondamentale player di mercato”.
La prima edizione di Agora si era tenuta, l’anno passato, all’interno del Festival della Fiction, e nonostante il cambio di sede, il legame con il RFF è ancora stretto, tanto che il 14 novembre è in programma una giornata dedicata a un prodotto nuovissimo e che sta registrando successi e numeri da capogiro, il Factual Drama: “film per la tv che raccontano fatti storici in modalità fiction ma con un’attenzione filologica di tipo documentaristico, -spiega Avvantaggiato- Un esempio è “The Eichmann Show” una ricostruzione del processo di Eichman, che proietteremo anche a fine lavori (ci saranno due proiezioni di Factual Drama aperte al pubblico, sempre al cinema Adriano). Fra gli ospiti, avremo Martin Davidson di BBC l’executive producer di Scott Free Productions, la casa di produzione di Ridley Scott, che ci parlerà dei quattro Factual Drama della serie The Killing (Kennedy-Lincoln-Bin Lande – Jesus).
Oltre a essere una delle novità più calde del momento, è anche molto importante per i produttori di fiction, perché allarga il parco dei loro interlocutori, includendo anche i canali factual, come Discovery Networks, National Geographic o A&E Networks.”