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direttore Paolo Di Maira

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DOCUMENTARI/ Verso il rilancio di Italiandoc

Doc/it Associazione Documentaristi Italiani sta lavorando al rilancio di ITALIANDOC, il più completo e aggiornato archivio digitale di film documentari italiani, un osservatorio permanente sulla produzione nazionale già destinato ai professionisti del settore, che conta al momento circa 1700 titoli.


Nella cornice dell’emergenza che il Covid-19 sta rappresentando per il settore del documentario italiano, composto sostanzialmente da micro e piccole imprese,  l’Associazione contribuirà alla valorizzazione e diffusione dei documentari italiani attraverso la riprogettazione della piattaforma, nella direzione di allargarne modalità e fruizione:

‘’Sarà declinata su tre direttive differenti -afferma Claudia Pampinella, Presidente dell’Associazione, -una con contenuti e finalità Educational rivolti alle Scuole e alle Università italiane; una seconda già esistente, Professional ad accesso riservato per i professionisti del settore, buyers, distributori, sales agent e programmatori di festival internazionali che possono visionare documentari in streaming web protetta; una terza Distributiva in modalità Tvod che permetterà ai produttori dei documentari di veicolare il proprio documentario su una piattaforma dedicata e ricevere una percentuale del riparto”.

La rimodulazione della piattaforma digitale in chiave Educational rappresenterà uno strumento utile e finalizzato all’educazione visiva per studenti di Scuole e Università di tutto il territorio italiano, e in chiave distributiva sarà una possibilità concreta per i documentaristi italiani alla luce dei cambiamenti radicali del mercato che l’emergenza sanitaria ha determinato.

La progettualità dell’Associazione mira a strutturare entro fine anno, il lancio di ITALIANDOC affinché diventi la piattaforma digitale principale di rappresentanza del documentario in Italia in accordo con l’attuale convergenza generale tra le categorie del cinema e dell’audiovisivo sul fatto di chiedere ora una deroga alle finestre di programmazione codificate nella Legge cinema che prevedono l’obbligo dell’uscita in sala. 

La fine dell’emergenza vedrà ovviamente il ritorno della sala cinematografica come luogo di diffusione e promozione del cinema documentario.

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