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direttore Paolo Di Maira

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DISCOVERY + / Lo zapping nell’era dell’On Demand

Pagheremmo per vedere i così detti “confort shows” in streaming?

L’ “ambient viewing”, ciò che si guarda, cioè, quando non si ha voglia di vedere niente in particolare, è il principio su cui si è basato da sempre lo zapping tv o il palinsesto di molti network prima che si convertissero al glamour delle serie tv high end, come “La regina degli scacchi” su Netflix o “Le verità non dette” in queste settimane su Sky.

Principio che si adatta particolarmente bene alla nuova era dell’On Demand: ne è convinto David Zaslav, CEO di Discovery che scommette Discovery + , la nuova piattaforma streaming del gruppo, disponibile nel mondo dal 4 gennaio e il cui palinsesto è costruito su programmi unscripted di cucina, natura, lifestyle e crime, mondo dell’immobiliare.

In Italia prende il posto di DPlay, e presenta una serie di produzioni originali, quali “Lady Gucci: la storia di Patrizia Reggiani in Italia”, “Elettra, e il resto scompare”, con protagonista Elettra Lamborghini, “Andreotti, diario privato”, “La versione di Buzzi” e le declinazioni italiane di “Matrimonio a prima vista” “Love island” e “Naked Attraction”.
Il costo? 3,99 euro al mese, che salgono a 7,99 per la versione che include il pacchetto Europsport.

Esiste anche una versione gratuita che consiste nell’offerta dei canali che facevano parte di DPlay e che vengono integrati: Giallo, Nove, Real Time, DMAX, Food Network, Motor Trend, K2, Freesbee, Discovery Channel, Discovery Science.

In USA, come riporta il New York Times, le 55,000 di programmazione includono serie come “Diners, Drive-Ins and Dives,” “Deadliest Catch,” “Naked & Afraid,” “On the Case with Paula Zahn” e “Dr. Pimple Popper”, o il debutto americano di “Judi Dench’s Wild Borneo Adventure”.

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