L’edizione 2018 dei David di Donatello svoltasi ieri sera in diretta su Rai Uno, ha confermato la carica innovativa del Sud d’Italia.
Fatto inusuale nella storia dei David, miglior film è un musical, “Ammore e Malavita” dei Manetti Bross, ed è anche la prima volta che sul podio è salito un film d’animazione, “La gatta Cenerentola”, per ritirare il premio al miglior produttore e ai migliori effetti speciali ( la factory napoletana Mad Entertainment) . Napoli, e il prezioso lavoro della Film Commission Regione Campania, c’erano anche nell’assegnazione di molte altre statuette: miglior attore protagonista Renato Carpentieri per “La tenerezza”, miglior fotografia ( Gian Filippo Corticelli) e miglior scenografia ( Deniz Gokturk Kobanbay e Ivana Gargiulo) per “Napoli Velata”, e poi in tutti gli altri riconoscimenti ottenuti dal film dei Manetti Bros: miglior musica ( Pivio e Alessandro De Scalzi), miglior canzone originale ( Nelson) e miglior costumista ( Daniela Salernitano, ex aequo con Massimo Cantini per “Riccardo va all’inferno”).
Anche il miglior regista viene dal profondo sud, è il calabrese Jonas Carpignano con “A Ciambra”, film di taglio documentaristico realizzato con il sostegno di Lu.Ca, acronimo frutto dell’accordo tra Lucana Film Commission e Calabria Film Commission.
C’è un’altra Film Commission, quella di Roma e Lazio dietro “Nico,1988”, che ha vinto i premi per la sceneggiatura originale ( Susanna Nicchiarelli) per il trucco ( Marco Altieri) per le acconciature ( Daniela Altieri), e per il suono ( Marc Bastien).
Del sud è il miglior regista esordiente, lo scrittore pugliese Donato Carrisi, anche se il film “La ragazza nella nebbia” è stato interamente girato in Alto Adige, con il supporto di IDM Film Fund & Commission.
Da segnalare, infine, il ruolo di Rai Cinema, coproduttore di ben 19 dei film premiati, che anche stavolta conferma il suo ruolo propulsivo nei processi di sperimentazione e innovazione.
Calzante , per questa edizione, la dichiarazione di Piera Detassis, direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano, a conclusione della cerimonia: manifestazione”I David di Donatello – ha detto – celebrano la varietà e la diversità”