direttore Paolo Di Maira

Daughters of Abdul Rahman vince il Premio del Pubblico

Dopo essere sfuggite a una vita fatta di costrizioni, quattro sorelle ormai estranee tra loro sono costrette a riunirsi dopo che il padre all’improvviso scompare: Daughters of Abdul Rahman, co-produzione fra Giordania, USA e Quatar, ha conquistato il cuore del Pubblico del Middle East Now! , il festival di cinema mediorientale che si è concluso ieri, 9 ottobre a Firenze.
L’opera prima di Zaid Abu Hamdan aveva già riscosso molto successo nei festival internazionali, vincendo, fra gli altri, il Premio del Pubblico anche al Cairo Film Festival e al San Diego Arab Film Festival

Protagonista dell’ultima serata è stato il film World War III, di Houman Sayyedi, a cui, straordinariamente la direzione artistica e il comitato di selezione hanno assegnato una menzione speciale premiazione è stato Straordinariamente la menzione speciale assegnata dalla , andata a WORLD WAR III, miglior film e migliore attore nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia, e candidato dell’Iran per l’Oscar al migliore film straniero.
Sayyedi, che dopo la proiezione è stato protagonista di un lungo Q&A, è uno dei 28 ospiti del festival, provenienti da 10 diversi paesi del Middle East, “che hanno condiviso con noi e con il pubblico moltissimo dei loro film e delle loro esperienze artistiche, – hanno ricordato i due direttori, Lisa Chiari e Roberto Ruta, sottolineando inoltre la grande partecipazione del pubblico, appassionato, pieno di giovani, che ci ha seguito con grande interesse e si è immerso nel tema generale di questa edizione, “An Abstract of Home”. Perché ognuno di noi è alla continua ricerca di un senso di appartenenza e di “casa”: è un viaggio che ci accomuna tutti, a ogni latitudine, ancora di più in questo momento storico di grandi incertezze”.

Gli altri film premiati sono stati: il documentario Along the way della regista olandese Mijke de Jong, (Premio Cinema Iran e Afghanistan 2022”, assegnato in memoria di Felicetta Ferraro), che vede protagoniste le gemelle afgane di 19 anni Zahra e Fatimah, che al confine tra Turchia e Iran perdono la famiglia, e per sopravvivere in un mondo ostile di contrabbandieri e spacciatori devono affrontare scelte e dilemmi che mettono a dura prova la loro relazione simbiotica e la loro coscienza; Beirut Dreams In Color (Egitto, Libano) di Michael Collins, che ha vinto il Premio Best OFF al miglior cortometraggio d’autore conferito da OFF Cinema (che ha inoltre assegnato una menzione speciale al corto iraniano The Barter  di Ziba Karamali e Emad Araad).

Infine, il Best Short Staff Award al miglior corto o mediometraggio assegnato dallo staff del festival, che a questa edizione è andato a Warsha di Dania Bdeir (Libano, Francia), già vincitore al Sundance Film Festival, che “riesce a raccontare con leggerezza, ma anche con notevole potenza visiva, una storia di ricerca di affermazione della propria individualità.”

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