A parlare è Lise Lotte Frederiksen, titolare di Peter og Ping, tour operator
che organizza tours letterari e culturali. Circa 5 mesi fa la Frederiksen ha deciso di includere anche la popolare serie tv fra le sue offerte: “non è così in contrasto con il resto delle mie proposte, perché la qualità della scrittura della serie è molto alta, e mi sembrava un interessante ‘invito’ a visitare Copenhagen, in fondo si parla di gente reale nella società scandinava di oggi.”
Circa 200 persone hanno partecipato al tour, “principalmente turisti provenienti dal Regno Unito, e curiosamente anche qualche danese, addirittura abitanti di Copenhagen. Le cifre sono in crescita e mi aspetto un deciso incremento la prossima estate”, precisa. I tour sono di due tipi: uno a piedi (circa due ore per una cifra che si aggira intorno ai dieci euro) e uno in bus, lungo il doppio, che prevede anche uno snack e una bibita e costa all’incirca 40 euro. “Per ogni location cerco di trovare un giusto equilibrio fra il suo ‘background’ storico e il suo ruolo all’interno del thriller.” In effetti il tour di “The Killing” evita (come le riprese d’ altronde) tutti i luoghi simbolo della capitale danese, primo fra tutti la statua della Sirena, che riunisce assieme due icone del paese come lo scrittore di fiabe Hans Christian Andersen, e la birra Carlsberg lager (la statua fu donata dalla famiglia Carlsberg alla città per celebrare proprio la scrittura di Andersen).
E nonostante ciò questa serie, così dark anche nei colori, filmata prevalentemente di notte, e spesso sotto un’incessante cortina di pioggia, è diventata uno dei più efficaci ambasciatori della Danimarca nel mondo. Nel vero senso della parola: il pullover di lana che Sarah Lund,la protagonista di “The Killing”indossa in tutti e venti gli episodi della prima serie, un prodotto di alta qualità, realizzato con lana 100% biologica delle isole Faroe, sta andando letteralmente a ruba sul sito del negozio Gudrun&Gudrun che lo vende a 280 euro. Insomma, The Killing, con i suoi ascolti record (sulla BBC, benché trasmessa in danese, con i sottotitoli in inglese la prima serie ha superato in breve i 600 mila spettatori, e il primo episodio della seconda 815 mila) ha reso improvvisamente di gran moda tutto quanto è Made in Danemark. Anche Woody Allen ha annunciato che sarà Copenhagen il set del suo prossimo film. Che dire? Qualcuno a suo tempo ci aveva visto giusto col “marcio in Danimarca”.