Lecce, Melpignano, Altamura e Nardò: sono queste le locations pugliesi dove è ambientato Briganti, la nuova serie internazionale crime-western in sei puntate, da ieri, 23 aprile, disponibile su Netflix.
Un racconto moderno, epico e ricco d’azione, ambientato nel Sud Italia di metà Ottocento, sul fenomeno del brigantaggio visto attraverso un inedito sguardo femminile. Liberamente ispirata a persone, uomini e donne, realmente esistite, divenute simbolo della rivoluzione contadina nell’Italia postunitaria, la serie è un racconto corale di una storia di lotta per la libertà degli ultimi.
É prodotta da Fabula Pictures in associazione con Los Hermanos s.r.l., con il contributo del Ministero della Cultura (DGCA), con il contributo dell’Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020.
Il contributo stanziato attraverso l’Apulia Film Fund alla produzione ha avuto durante le riprese un effetto moltiplicatore: un importante investimento economico sul territorio fatto di spese sostenute soprattutto per l’ingaggio del personale pugliese sui set e per il noleggio di attrezzature e mezzi da fornitori pugliesi, ma anche per le location, per servizi e per beni di consumo. Oltre un centinaio di professionisti pugliesi, sono stati impegnati sul set nel corso delle 62 giornate di riprese.
Briganti è un progetto scritto dai GRAMS*, il collettivo composto dai cinque giovani auto Antonio Le Fosse, anche regista della serie, Re Salvador, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti e Giacomo Mazzariol. Alla regia, Steve Saint Leger (Vikings, Vikings: Valhalla, Barbarians), lo stesso Antonio Le Fosse (Baby), e Nicola Sorcinelli (Milosc).
Tra i protagonisti principali Michela De Rossi nel ruolo di Filomena, Ivana Lotito nel ruolo di Ciccilla e Matilda Lutz nel ruolo di Michelina De Cesare; Marlon Joubert è Giuseppe Schiavone e Orlando Cinque interpreta Pietro Monaco. Nel cast anche: Gianmarco Vettori (Marchetta), Federico Ielapi (Jurillo), Giulio Beranek (Francesco Guerra) e Adriano Chiaramida (Antonio Monaco).