L’assemblea di Italian Film Commissions ha eletto nello scorso 31 gennaio il nuovo direttivo dell’associazione: Cristina Priarone, direttore generale Roma Lazio Film Commission, è presidente; vicepresidenti Luca Ferrario, direttore di Trentino Film Commission, e Paolo Manera, direttore di Film Commission Torino Piemonte.
Alla vigilia dell’EFM di Berlino, dove le Film Commission italiane parteciperanno compatte, la neopresidente osserva con soddisfazione che ormai si è consolidata “l’idea che in gruppo si è tutti più forti”, e auspica una sempre maggiore sinergia con MiBACT, ICE, ANICA, APA e le altre associazioni di settore, per presentarsi all’estero “con una visione di Paese”.
Perchè, argomenta, “le Film Commission hanno il privilegio di essere leve di sviluppo e innovazione con un ruolo trasversale, in quanto interagiscono non soltanto con tutta la filiera dell’audiovisivo ma anche con le istituzioni nazionali e territoriali. Siamo per questo molto utili a sciogliere nodi, creare nuove opportunità, sinergie tra interlocutori che senza di noi avrebbero più difficoltà a dialogare”.
“Proseguiremo – conferma – il lavoro avviato, con buoni frutti, su tre tavoli di programmazione: sui Beni Culturali , sull’internazionalizzazione e sull’armonizzazione dei Fondi. Questi tavoli vedono come attori principali la Direzione Generale Cinema del MiBACT, Italian Film Commissions e le Regioni.”
All’indomani della sua elezione alla presidenza dell’Associazione, che guiderà per tre anni, Cristina Priarone, assicurando che si continuerà a “coltivare il giardino” dell’azione sinergica con le Regioni per rendere i Fondi più a misura delle esigenze dei produttori, lancia un nuovo fronte: “sarà importante fare un lavoro sulla creatività, quella fase, cioè, dove i film nascono, che è fatta di storie, di giovani autori, e anche di nuove modalità produttive”.
Dare maggior supporto alle nuove leve “può portare anche a una nuova promozione dei territori”.