Che la 77. Mostra d’Arte Cinematografica sarà un’edizione straordinaria è evidente fin dall’inaugurazione: tra poche ore assieme al direttore della Mostra Alberto Barbera, saliranno sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema, al Lido di Venezia, sette direttori artistici di altrettanti festival europei: Carlo Chatrian (Berlinale), Thierry Frémaux (Festival di Cannes), Lili Hinstin (Festival di Locarno), Vanja Kaludjeric (Rotterdam Film Festival), Karel Och (Karlovy Vary), José Luis Rebordinos (San Sebastian), Tricia Tuttle (London Film Festival).
Ribadiranno il valore del cinema e il ruolo dei festival per l’industria e il pubblico.
L’ inaugurazione sarà trasmessa, per la prima volta, in cento sale cinematografiche italiane (VEDI ELENCO SALE), assieme al film d’apertura che seguirà: “Lacci” di Daniele Luchetti.
Due messaggi, forti: i festival sono fondamentali nella promozione del cinema, la sala ne è l’ imprescindibile luogo della visione.
Che un Festival del peso di Venezia abbia riaffermato questi principi in una dimensione emergenziale, senza rinvii, scorciatoie on line o involuti tentativi di marcare la propria presenza senza esserci ( il “label” di Cannes) è, a nostro avviso, una prova di coraggio
(assunzione di responsabilità) che, grazie alla determinazione di Alberto Barbera e del presidente della Biennale Roberto Cicutto, abbiamo scoperto essere una dote necessaria, di questi tempi, anche per chi dirige un festival.