L’avvio di un processo di collaborazione con la Conferenza Stato-Regioni; la costituzione di un tavolo di confronto con l’ENIT; il rafforzamento del Coordinamento grazie all’annuncio, da parte della Film Commission della Sicilia, di voler rientrare nell’associazione; apertura all’offerta, da parte di Cinecittà – Luce, di guidare il coordinamento delle Film Commissions.
Sono questi i risultati del Primo Film Commission Day, tenutosi il 18 giugno nell’affollata sala De Luxe della Casa del Cinema di Roma. Sono stati sintetizzati a conclusione dei lavori da Andrea Rocco in rappresentanza del “triunvirato” che presiede al Coordinamento di cui fa parte assieme a Giorgio Fossati e Maurizio Gemma. In tre panel si è parlato finanziamenti dal territorio, cineturismo e rapporti con le istituzioni centrali. Se ne è parlato con grande competenza; grazie anche alla presenza di ospiti provenienti da altri paesi europei ( delle partecipazioni italiane si parla nell’editoriale), come la francese Chantal Fisher, della Regione PACA, l’austriaco Arie Boher, presidente dell’European Film Commission. Interventi che hanno dato la misura di quanto gli altri paesi europei siano avanti rispetto a noi. Uno scarto apparso più visibile nel panel dedicato al cineturismo, moderato da Paolo Di Maira, direttore del nostro giornale. Qui l’esperienza di Visit Britain, l’ente nazionale britannico per il turismo, raccontata da Laurence Bresh, direttore per l’Europa (nello “speciale” pubblichiamo una sua breve intervista), ha messo in risalto l’inadeguatezza dell’ENIT, suo omologo italiano. E la rituale esortazione di Marina Marzotto alle istituzioni italiane, perché facciano “sistema”, è stata accolta con alcuni distinguo da Massimo Ostilio, assessore al Turismo della Regione Puglia, l’unica regione italiana che nel 2008 ha registrato una crescita nell’incoming turistico. Ostilio, pur non essendo il “bersaglio” della Marzotto, ha fatto notare che una serie di fenomeni positivi, ad iniziare dalla crescita delle Film Commission, è stata resa possibile dalla disponibilità finanziaria delle Regioni.Per quanto concerne il turismo, ha in sostanza detto che il primo e più efficace attrattore è “il buon governo”, che garantisce la qualità della vita degli abitanti di un territorio, predisponendoli ad una migliore accoglienza. Insomma, siamo solo alle premesse del cineturismo. Ma il Film Commission Day è stato soprattutto un’occasione per radiografare le Film Commission italiane. Lo ha fatto Giorgio Fossati nella sua relazione introduttiva. Questi organismi si sono costituiti in forme giuridiche diverse: per la maggior parte sono Fondazioni e Uffici regionali, ma esistono anche Associazioni, Uffici comunali, Istituzioni e Società Consortili. Quasi tutte hanno trovato nelle Regioni l’ambito operativo di riferimento: l’Associazione Italiana Film Commission è presente con le proprie associate in 13 regioni su 20 (15 se si considerano le FC di Toscana e Sicilia, che ad oggi non fanno parte dell’IFC), mentre in 4 regioni italiane (Campania, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto) operano 2 Film Commission. Dalla ricerca condotta sull’attività delle Film Commission dell’IFC negli anni 2006-2008 ( i dati si riferiscono a 16 delle 18 FC), emerge che le produzioni ospitate dalle FC nei rispettivi territori sono state complessivamente 2766 (di cui 447 film per il cinema, 9 soap e 282 fiction per la TV, 1190 documentari, 150 corti, 440 spot e 240 videoclip), per un totale di 16.850 giornate di preparazione e riprese, 3200 giornate di lavoro per tecnici e operatori, 900 per gli attori, 44.500 per le comparse. E’ importante sottolineare “” l’avvertimento è di Fossati – che spesso lo stesso film o la stessa fiction vengono girati in più di una regione, aumentando, di conseguenza, i numeri. Infatti, nei tre anni citati, in Italia sono stati prodotti 378 film (fonte ANICA) e 204 fiction televisive. La relazione di Fossati ha evidenziato come lo sviluppo e il consolidamento delle Film Commission sul territorio nazionale abbia contribuito alla creazione di nuove opportunità professionali, rivolte soprattutto ai giovani. Oggi le persone impiegate in tali strutture sono 66 (in media, 4 addetti per FC), cui si aggiungono circa 150 Location manager. Infine, 8 F.C. hanno dichiarato di aver sostenuto le produzioni con contributi diretti o indiretti, per un ammontare di 13.500.000 Euro. “Gli Assessorati alla Cultura sono gli Enti che nella maggior parte dei casi sostengono e finanziano le F.C., ma riteniamo – ha detto Fossati – che anche i settori del Turismo e delle Attività produttive potrebbero e dovrebbero avere un ruolo determinante nel potenziare l’attività delle F.C. a vantaggio del proprio territorio e di chi produce buon cinema e buona televisione”. Gli effetti virtuosi del lavoro delle Film Comission sono stati ribaditi da Maurizio Gemma, che ha invitato a non trascurare i vantaggi che il prodotto audiovisivo trae dalla localizzazione delle lavorazioni, non soltanto in termini di sostegno finanziario e servizi. “Se da una parte “” ha detto – il binomio audiovisivo/ territorio, può rafforzare il posizionamento delle location regionali come destinazioni turistiche, dall’altra le produzioni audiovisive si arricchiscono di contenuti in merito a storie, personaggi, scenari, specificità culturali, e stili di vita, fino a caratterizzare i prodotti con un brand territoriale che in alcuni casi diviene fattore determinante del loro successo. Non a caso negli ultimi venti anni numerosi tra i film e le fiction di maggior successo, sono opere connotate da un forte senso del luogo”. La vera sfida per le Film Commission, ha concluso Gemma, consiste nel garantire la continuità dagli investimenti attratti. In controtendenza rispetto alla contrazione della spesa pubblica, “occorre sollecitare le istituzioni locali ad attivare una serie interventi che vanno oltre i tradizionali servizi della Film Commission, fino a giungere al conferimento di incentivi e contributi anche sottoforma di coproduzione”.
Appello a Venezia e Roma per l’Abruzzo Film Commission“Chiediamo al Festival del Cinema di Venezia o di Roma di ospitare un’asta silenziosa (con offerte scritte, al rialzo) di memorabilia ed oggetti legati ai film e ai personaggi del mondo del cinema, per aiutare la Film Commission dell’Abruzzo i cui uffici sono andati completamente distrutti, e con essi buona parte della documentazione, nel corso del recente terremoto.” L’appello è stato lanciato dall’Associazione Italian Film Commissions, in apertura dei lavori del primo Film Commission Day.