“Beyond the Mist – Oltre la nebbia”, diretto dal regista astigiano Giuseppe Varlotta, racconta l’indagine sulla scomparsa di un maestro teatrale.
Con un costo preventivato di un milione e duecentomila euro, la produzione ha iniziato a girare a fine settembre tra Piemonte e Svizzera.
La location principale è nei pressi di Bellinzona, nell’ex fabbrica di cioccolato di Cima Norma, dentro i cui spazi il film è stato pensato e progettato nel corso di ben quattro anni, e che costituisce il punto di partenza della storia.
Il protagonista Rainer Merz (il Maestro) vive infatti proprio in uno dei loft della fabbrica, dove è impegnato con la sua ex compagnia teatrale nella realizzazione di un film imperniato sulla figura dell’imperatore Federico II di Svevia.
A produrlo è Kira Films di Lugano di Giovanni Casella Piazza, in coproduzione con Kabiria Films di Asti, società italiana che ha potuto beneficiare del tax credit.
Il film, infatti, è girato anche in Italia, nel Monferrato, dove la storia ha il suo epilogo, mentre il 90% delle riprese è su territorio svizzero, dal Luganese al San Gottardo.
Fra i coproduttori svizzeri, ci sono anche l’Associazione REC di Lugano e il gruppo promotore della Fondazione La Fabbrica del Cioccolato, legato alla Cima Norma di Torre.
La Fondazione ha individuato nel film un momento qualificante del progetto di riconversione dell’immobile, da fabbrica a centro culturale.
“Beyond the Mist – Oltre la nebbia” è interpretato da un cast internazionale, di cui fanno parte, Vincent Nemeth, attore protagonista di “Francofonia”, ’ultimo film di Alexandre Sokurov, presentato a Venezia, Corinne Clery, Cosimo Cinieri e Pippo Delbono.
La sceneggiatura é scritta da Giuseppe Varlotta, Paolo Gonella e Giovanni Casella.
Con “Beyond the Mist” muove i primi passi la neonata Ticino Film Commission che al film offre supporto logistico.
“In realtà siamo nati nel 2014 ma il primo anno ci è servito da start up”, – racconta Doris Longoni, alla guida della Film Commission, i cui soci fondatori sono il Festival del Film di Locarno, l’ufficio del Turismo del Canton Ticino, l’associazione dei produttorie quella degli autori ticinesi.
“Al primo posto, fra i nostri obiettivi, c’è sicuramente la promozione delle professionalità, e la crescita dell’indotto legato all’industria cinematografica, visto che dipendiamo dal Dipartimento Finanza ed Economia del Canton Ticino (che ha investito nella film commission 2 milioni di euro per i primi quattro anni di attività, n.d.r.) e saremo monitorati dall’Istituto di Ricerca Economica – continua Longoni- La nostra mission prevede inoltre la promozione del territorio e il sostegno ad attività formative, finalizzate soprattutto allo sviluppo di quelle figure che sono poco presenti sul territorio, come quella del location scout.
Daremo, tra l’altro, un sostegno finanziario alla produzione di 5 cortometraggi, di cui 3 provenienti dal Conservatorio Internazionale Scienze Audiovisive (CISA) di Lugano.
Quella del Ticino è l’unica Film Commission svizzera: “Ci sono alcune film locations, come quella di Zurigo o di Lucerna, che sono soprattutto gestite dagli enti del turismo e le cui attività sono prevalentemente relative alla ricerca dei luoghi e alla promozione territoriale, mentre una film commission fa anche da guida alla produzione.”
Con uno staff adeguato: ad affiancare Doris Longoni, che vanta una esperienza nei festival internazionali come responsabile di comunicazione, c’è la project manager Cristina Giaccardi. Inoltre, avere vicino (sia geograficamente sia in quanto socio fondatore) il Festival di Locarno che è uno dei fiori all’occhiello del panorama cinematografico indipendente internazionale offre molte possibilità di contatti per una zona, dove, prosegue Longoni, “esisteva già una solida realtà professionale. Penso a società come Amka Film, co-produttrice di “Sangue del mio Sangue”di Marco Bellocchio, de “Le Meraviglie” e di molti dei film di Soldini, o a Ventura Film. “Un altro vantaggio di girare in Svizzera, sta nell’efficienza e nella velocità di ottenimento dei permessi e delle risposte da parte delle istituzioni pubbliche, – conclude Longoni, e promette:
“Dal 2016 saranno disponibili anche incentivi logistici finanziari, nella forma di partecipazione alle spese di produzione.”