24 co-produzioni di film di finzione, inclusi 4 documentari e un film di animazione, sono stati finanziati dalla terza sessione della valutazione dei progetti di Eurimages, per un totale di €6 780 000.
L’Italia è coinvolta in quattro lungometraggi, uno di produzione maggioritaria e gli altri minoritari.
Le città delle pianure (The Last One for the Road) è l’opera seconda di Francesco Sossai. Produce Vivo Film, in co-produzione con la tedesca Maze: Eurimages li sostiene con €300 000.
La Gradiva di Marine Atlan, sostenuto con €400 000, è prodotto dalla francese Los Films du Poisson con l’italiana Bibi Film e ARTE France Cinéma. Di produzione maggioritaria francese (GoGoGo Films) e minoritaria italiana è anche The Golden Age, opera prima di Bérenger Thouin, che ottiene €370 000.
É girato anche in Italia, in Val Canale, con il supporto dei Friuli Venezia Giulia Film Commission, Il Teschio e il Lenzuolo (Washed and Buried), del regista sloveno Martin Turk, che l’ha scritto assieme allo sceneggiatore italiano Fabrizio Bozzetti. Italiana anche la costumista, Gilda Venturini, e l’attore Fulvio Falzarano.
Il film ha per protagonista una affermata divorzista di Milano, originaria della Val Canale, dove dovrà tornare per seppellire la nonna secondo l’antico rito praticato dalla minoranza slovena: qui si vedrà costretta a confrontarsi con vicende familiari che da sempre la tormentano. É una co-produzione fra la slovena Bela Film, l’italiana Incipit Film di Udine (la produttrice è Marta Zaccaron) e la croata Cobra Chicks, vede coinvolti anche lo Slovenian Film Centre, il Croatian Audiovisual Centre, Creative Europe-MEDIA, lo sloveno Viba Film Studio e Eurimages, che lo supporta con €150 000.
La troupe è arrivata in Friuli Venezia Giulia l’8 novembre 2024: Le riprese sono partite intorno all’8 novembre fra Trieste e Gorizia, si sono poi spostate a Tarvisio, dove sono state girate diverse scene in location della zona, tra le quali le Cave del Predil, per un totale di sei settimane.
Tra i progetti sostenuti, anche You Shall Not Make an Image (Francia- Germania -Tunisia -Belgio), finanziato con €430,000) della regista tunisina Kaouther Ben Hania vincitrice del Golden Eye del Festival di Cannes per il miglior documentario con Four Daughters, (che le ha valso la seconda nomination agli Oscar dopo The Man ho sold his Skin); Calle Malaga, per il quale la regista marocchina di Adam e The Blue Caftan, Maryam Touzani, ha ottenuto €500,000 (Francia-Spagna-Germania- Belgio),la co-produzione franco tedesca Mercy di Emily Atef regista di 3 Days in Quiberon e More than Ever, sostenuta con €400,000 ; Woman, Unknown (Danimarca- Lituania-Svezia) della danese May el-Toukhy (Queen of Hearts), che ha ottenuto €349 000, e 20 Meters co-produzione fra Slovenia e Serbia diretta da Damjan Kozole (Nightlife), e sostenuta con €275,000.
É una co-produzione fra Ungheria e Canada l’unico film di animazione, Fairyheart di Anita Doron. sostenuto con €500 000.
Gli altri progetti sostenuti sono:
9 Moons – Patricia Ortega (Venezuela) – €73 000 (Spagna, Belgio)
Eurotrash – Frauke Finsterwalder (Svizzera) – €350 000 (Germania, Svizzera, Austria)
Fixing the War – Clare Stronge, Vadym Ilkov – (Irlanda, Ucraina) €41 000 Documentario
Future Tenses – Christos Karakepelis (Grecia) – €140 000 Documentario
I Won’t Die for Love – Marta Matute (Spagna) – €315 000 (Spagna, Belgio)
Ivy – Catarina Mourão (Portogallo) – €250 000 (Portogallo, Francia)
Queen of the Stone Age – David Bernet – €80 000 Documentario (Germania, Svizzera)
Sleepless Nights – Tiago Hespanha – €95 000 Documentario (Portogallo, Francia)
Strawberries – Laïla Marrakchi (Francia) – €375 000 (Francia, Spagna, Marocco)
Tears of Neon – Karolina Bielawska (Polonia) – €127 000 (Polonia, Bulgaria)
The Crux – Ulrike Tony Vahl (Germania) – €500 000 (Germania, Polonia)
The Girl – Marina Ziolkowski (Francia) – €400 000 (Francia, Belgio)
The Station – Sara Ishaq (Paesi Bassi) – €150 000 (Francia, Giordania, Germania, Paesi Bassi)
The Visitor – Vytautas Katkus (Lituania) – €210 000 (Lituania, Norvegia, Svezia)