direttore Paolo Di Maira

Co-produrre in Alto Adige, da Davos al Brennero

Polvo Serán, che passerà in Concorso lunedì prossimo alla Festa del Cinema di Roma dopo aver vinto l’unica sezione competitiva del Toronto Film Festival (leggi qui), è stato girato in Sud Tirolo, sulle Dolomiti, fra Castelrotto a Seceda, sostenuto da IDM Film Commission Süditirol. Ne ha parlato Giovanni Pompili che l’ha co-prodotta con la sua Kino Produzioni , all’interno del panel sulle  co-produzioni realizzate in Alto Adige, Nice here but have you ever shot in South Tyrol?

“Il film racconta una storia d’amore fra due persone anziane, (Angela Molina e Alfredo Castro), nel momento in cui lei decide, malata terminale, di poter fine alla sua vita, e lui l’accompagna in questo percorso. All’inizio lo ‘pitchavo’ come un musical sul fine vita, perché i momenti di spaesamento vengono rappresentati attraverso scene musicali: sulla carta era un film molto rischioso, e sono contento che IDM ne abbia compreso le potenzialità.”

Doveva essere interpretato da Geraldine Chaplin (è ispirato alla sua storia), e lei aveva il problema di non poter girare in Svizzera. “La scelta dell’Alto Adige era inizialmente dovuta a questo, – racconta Pompili. -Poi lei per motivi di salute non ha più potuto girare, ma a quel punto abbiamo deciso di rimanere sul territorio, dove abbiamo trovato i paesaggi giusti, e dove abbiamo già lavorato in passato con successo.” 

Al MIA, Kino Produzioni ha presentato anche Idda della regista torinese Irene Dionisio (fra i progetti oggetto del pitch organizzato in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte):  “il film è stato scritto  all’interno del laboratorio di sviluppo di progetti internazionali curato da IDM, #RACCONTI, la cui tappa finale prevede una presentazione durante la film conference #INCONTRI. Devo dire che tutto questo percorso è davvero una ‘boutique’ perché ci sono pochi progetti molto curati. – Conclude Pompili. – Oltre a #RACCONTI il fondo di sviluppo di IDM ha sostenuto il progetto, anche se, avendo come location principale l’Etna, non sarà girato lì. Lo stesso era accaduto con Sole di Carlo Sironi, che poi IDM ha accompagnato in tutte i suoi, moltplici, trionfi: una dimostrazione del fatto che un investimento lungimirante e che insiste sullo sviluppo porta comunque un ritorno importante.”

La film conference #INCONTRI è stata complice anche di un altro importante progetto di co-produzione di cui hanno parlato Philipp Moravetz e Lynn Inglese di Giafatto Entertainment: la serie tv Davos.

Anche questa, come si evince dal nome, aveva la Svizzera come location naturale, ed in Svizzera infatti è stato girata, oltre che in studio, in Germania.
“Ma durante #INCONTRI, i produttori hanno  iniziato a considerare di venire in Alto Adige a fare alcune riprese piuttosto difficili. – Spiegano i Moravetz e Inglese.- Ad esempio, alcune scene con tanta neve, al passo Resia, dove abbiamo lavorato con una troupe di 100 persone a 2000 metri, in condizioni climatiche difficili, grazie anche al personale formato in questi anni, che comprende anche guide alpine, e permette di girare in sicurezza.  Oltre al finanziamento di IDM, inoltre, abbiamo dato un apporto italiano anche con  il Tax Credit per la post-produzione poiché, essendo la Svizzera trilingue, abbiamo realizzato tutte le sincronizzazioni di cui c’era bisogno per la tv svizzera a Roma.”

Ultima, ma non ultima, un’altra serie di grande successo che in questo caso, invece, porta proprio l’Alto Adige e il suo essere territorio di confine, nel titolo: Brennero (ne abbiamo scritto qui)

La produttrice, Maddalena Rinaldo, spiega che Brennero rappresenta appieno la linea editoriale di  Cross Production (che l’ha co-prodotto con Rai Uno), attenta all’ inclusione, all’identità e, in questo caso, anche al tema del pregiudizio. Affrontato attraverso la ‘convivenza forzata’ fra un poliziotto di lingua italiana e una pm di lingua tedesca che loro malgrado sono costretti a lavorare insieme su un cold case che si riapre quando viene trovato un cadavere a Bolzano. “Abbiamo voluto raccontare una realtà dove convivono due culture differenti partendo dai luoghi comuni e poi andando piano piano a scardinarli per rivelare la complessità di questi luoghi.”

20 le settimane di riprese di cui 11 a Bolzano e dintorni. “Ci ha colpito molto l’accoglienza della film commission e la loro voglia di condividere un progetto: mai come in questo momento è  difficile mettere insieme un budget, e l’apporto delle film commission è di vitale importanza.”

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