direttore Paolo Di Maira

CINETURISMO 1/Elisa non abita più qui

Una proposta per promuovere il Bel Paese


di Giorgio Fossati*


“Elisa di Rivombrosa”:13 puntate dirette da Cinzia Th Torrini per Canale 5, seguita dalla Film Commission Torino Piemonte e girata in gran parte nel Castello di Agliè, una delle Residenze sabaude a una trentina di chilometri da Torino nel Canavese.
Con la prima serie , ne sono state realizzate tre, la media d’ascolto fu di oltre 8 milioni con punte di 12 milioni di telespettatori.


Già  dopo le prime puntate al Castello di Aglié i visitatori incominciarono ad aumentare.
Molti turisti telefonavano alla Sovrintendenza per sapere in che parte del Piemonte si trovasse questo splendido Castello di Rivombrosa.
Dagli 8-10.000 visitatori all’anno si passò alle 92.000 presenze dopo la programmazione della prima serie.
Nei due anni successivi i visitatori si assestarono sulle 58 mila presenze .
Si trattò di un vero e proprio “fenomeno Elisa” dal punto di vista del cineturismo.
Il successo di “Elisa” prese tutti di sorpresa, produttori e Mediaset compresi, anche se i 6 milioni e 500 mila spettatori della prima serata fecero intuire subito che la serie avrebbe assicurato un successo medio-alto ma gli ascolti aumentarono puntata dopo puntata fino a raggiungere i 12 milioni della tredicesima.
La serie fu ritrasmessa in estate con un ritorno a favore del Piemonte in genere e in particolare per Agliè pari alla miglior campagna pubblicitaria.


Quando fu deciso di realizzare la seconda serie furono prese, grazie anche alla sensibilità  manifestata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte, alcune iniziative sia pubbliche che private per promuovere il territorio con l’obbiettivo di mantenere o se possibile incrementare il successo turistico registrato con la prima uscita di “Elisa”.
La Regione fin dalle prime trattative si dichiarò disponibile a riconoscere un contributo speciale purchè la Società  di produzione concedesse l’autorizzazione a utilizzare l’immagine della protagonista, Vittoria Puccini, per una campagna pubblicitaria a favore delle residenze sabaude.
La stessa possibilità  fu concessa alla Film Commission per le proprie iniziative promozionali in Italia e all’estero.
Come Film Commission organizzammo, d’accordo con la Regione, una grande serata alla Palazzina di Caccia di Stupinigi in occasione dell’inizio delle riprese della seconda serie con la partecipazione di tutto il cast e con una esposizione dei più bei costumi della prima serie.
Naturalmente fu organizzata una conferenza stampa e una visita sul set della stampa specializzata.
Molto lodevole fu l’iniziativa della ATL Canavese-Valli di Lanzo che creò dei moduli di formazione riservati agli operatori commerciali.
Il paese infatti si era trovato impreparato ad accogliere in modo professionale i turisti.
Con alcune lezioni tenute da un docente di marketing territoriale, da un responsabile della stessa ATL e dalla contessa Barbara Ronchi della Rocca profonda conoscitrice della storia dei Savoia, si riuscì a trasmettere ai commercianti e agli operatori del settore turistico alcuni messaggi per migliorare l’accoglienza e per suscitare l’interesse dei visitatori anche per il territorio circostante con l’obbiettivo di far fermare i turisti per almeno un weekend nel Canavese.
Naturalmente anche la Cantina sociale del vino tipico della zona, l’Erbaluce, creò un’etichetta speciale dedicata a Elisa con l’immagine stilizzata del Castello.


Come ho già  detto l’effetto Elisa è durato fino a tutto il 2006-2007 ma nel 2008 i turisti hanno incominciato a diminuire fino ad assestarsi ai livelli pre-fiction.
Forse,come avviene per qualsiasi prodotto,nel momento in cui le vendite incominciano a diminuire,bisogna intervenire per sostenerle con iniziative promo-pubblicitarie che nel caso in esame si possono sintetizzare in pochi elementi chiave,quelli cioè che fecero della prima serie un grande successo: il luogo che ha avuto un ruolo simbolico determinante, la storia sentimentale dei due protagonisti che ha coinvolto milioni di telespettatori, il loro attaccamento al Castello e ai possedimenti che lo circondano, le scenografie e le centinaia di splendidi costumi in gran parte realizzati appositamente.
In Italia, come si sa, mancano le risorse per poter programmare localmente interventi a sostegno del cineturismo.
Alcune Film Commission, grazie ai finanziamenti che ricevono dagli Enti pubblici, cercano di influire sulle produzioni in modo che ne valorizzino le location riuscendo, soprattutto con le fiction, ad ottenere un buon ritorno.


Ma si potrebbe fare molto di più se a livello nazionale si prendesse l’iniziativa di chiedere la collaborazione di produttori e autori a tenere presente, ove il soggetto del film lo consente, le bellezze dei luoghi e che venisse inserita nei piani di promozione turistica a livello locale una voce di spesa destinata a film o fiction televisive che possono in qualche modo favorire il brand Italia.
Negli ultimi anni si parla molto di product placement dopo che la legge Urbani ha autorizzato le produzioni cinematografiche a inserire messaggi promozionali nei film.
Ritengo che le bellezze dei nostri paesaggi, delle nostre città  e dei nostri palazzi storici siano un nobile “prodotto” che può rappresentare un valore aggiunto per il cinema nazionale e internazionale .


E qui azzardo una proposta.
Perché non creare una library specializzata in film, documentari e selezioni di fiction da distribuire attraverso un circuito italiano ma soprattutto estero per promuovere il turismo potenziale? Gli utilizzatori potrebbero essere certamente i tour operator e le agenzie di viaggio ma anche gli Istituti italiani di cultura, l’ENIT, l’ICE le Associazioni degli italiani nel mondo le Compagnie Aeree e Marittime. Se si riuscisse anche a ottenere dai produttori e dai distributori l’autorizzazione a contraddistinguere questi audiovisivi destinati al circuito Home Video applicando una semplice fascetta tricolore con una scritta “I love Italy” si incomincerebbe a creare un logo indirizzato a quei turisti che prima o dopo verranno a visitare il nostro Paese.
Le Film Commission italiane sono pronte a collaborare.


             * Vicepresidente Associazione Film Commission Italiane

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