Un gran numero di opere prime, molte delle quali premiate ai recenti Premi Goya e al Festival di San Sebastian: è molto ricca la Nueva Ola che il Festival del cinema spagnolo e latinoamericano porterà al Cinema Farnese Arthouse di Campo de’ Fiori, dove torna per la 14esima edizione dal 1 al 7 ottobre.
E in continuità con l’obiettivo che fin dall’inizio si son prefissi i due direttori, Iris Martín-Peralta e Federico Sartori, il cinema spagnolo giovane, contemporaneo e di qualità farà la parte del leone, a partire dalla serata di apertura, il 1 ottobre, che vedrà la presenza di Lucía Alemany, con la sua opera prima La inocencia, già vincitore del Premio del Pubblico Giovane al Festival internazionale di San Sebastian.
Altri esordi alla regia sono quelli di Ane, del regista basco David Pérez Sañudo, un giallo a sfondo politico, vincitore di tre Premi Goya 2021 per la Miglior sceneggiatura e per la coppia di attrici protagoniste (Patricia López Arnáiz e Jone Laspiur), e My mexican bretzel di Nuria Giménez Lorang, vincitore del Found Footage Award al Festival di Rotterdam.
In anteprima italiana anche l’atteso western Intemperie di Benito Zambrano vincitore di due Premi Goya 2020 per la Miglior sceneggiatura e la Miglior canzone originale (Sílvia Pérez Cruz).
E ancora, parte de La Nueva Ola, anche la commedia esistenziale di Iciar Bollain La boda Rosa.
Si consolida la sezione Latinoamericana che quest’anno presenta il Focus Perù, in occasione del Bicentenario dell’Indipendenza del Paese, e sarà composto da quattro titoli sia classici che contemporanei. Tra questi l’inedito “La revolución y la tierra”, scelto come film di chiusura del festival, che sarà presentato al pubblico dal regista Gonzalo Benavente Secco; “La ciudad y los perros” dell’italo-peruviano Francisco “Pancho” Lombardi, che grazie a questa pellicola si aggiudicò la Concha de Plata come Miglior regista al Festival di San Sebastián nel 1985; il thriller sociale “Magallanes” di Salvador del Solar; e “Retablo” di Alvaro Delgado Aparicio vincitore del Berlinale Teddy Award e interamente parlato in lingua quechua.
La sezione Clasicos festeggia due anniversari: il 60° di Viridiana di Buñuel, Palma d’Oro a Cannes 1961, scomunicato dal Vaticano e censurato per lunghi anni in Spagna e in Italia; e il centenario della nascita di Luis García Berlanga, amico e collaboratore di Zavattini ed Ennio Flaiano, a cui è dedicata la proiezione speciale di “La escopeta nacional” (1978), che verrà presentato il 5 ottobre dalla produttrice Marisol Carnicero, storica collaboratrice del Maestro spagnolo.
Per il secondo anno consecutivo il festival prevede il Premio del Pubblico, che offre agli spettatori la possibilità di scegliere il proprio film preferito. Il voto potrà essere espresso fuori dalla sala dopo le proiezioni o con il QR code e il film vincitore sarà proclamato il 7 ottobre, durante la serata di chiusura.
Dopo Roma il Festival proseguirà con il suo consueto tour toccando Genova (cineclub Nickelodeon, 12-17 ottobre), Parma (cinema Astra, 17-21 ottobre), Milano (Beltrade), Trieste (cinema Ariston), Treviso (cinema Edera), Firenze (cinema Stensen 8-9-10 novembre)
Il Festival del cinema spagnolo e latinoamericano è organizzato da Exit Media, realizzato con il contributo dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e della Direzione Generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura, e riceve il sostegno della Regione Lazio, Acción Cultural Española (AC/E), Ufficio del turismo spagnolo, Real Accademia di Spagna a Roma, Instituto Cervantes di Roma, le Ambasciate di Perù, Messico e Argentina, e il patrocinio dell’Istituto Italo-Latinoamericano (IILA).
RAI4 è media partner esclusivo della manifestazione.