Il Festival Internazionale di Cinema e Donne, diretto da Paola Paoli e Maresa D’Arcangelo, compie quarant’anni quest’anno, e li festeggia con un ricco programma di 42 film: anteprime, documentari, corti, film d’arte e d’animazione ,che dal 21 al 25 novembre, al cinema La Compagnia di Firenze, racconteranno del l ruolo delle Donne, nel cinema e nella società, seguendo il titolo Dis/Uguali, una sorta di ‘grido di battaglia’ per rivendicare le tante risorse e i talenti al femminile esistenti nel cinema, europeo e non solo.
Il festival si aprirà con il Premio Sigillo della Pace del Comune di Firenze a Marie Castille Mention-Schaar, della quale verrà proiettato il film La Fête des mères, dove si affronta in modo corale il tema universale della maternità, uno dei file rouge di questa edizione, assieme a quello dell’adolescenza. Il Premio Sigillo della Pace sarà consegnato anche alla più importante e nota regista canadese Léa Pool (sabato 24 novembre ore 21) che presenta due film al Festival, entrambi in antepirma italiana, Et au pire, on se mariera (sabato 24, ore 21) e La Passion d’Augustine (domenica 25 ore 17.20).
Tra le tante le registe presenti, che provengono dai paesi che in questi decenni hanno tracciato la strada dell’uguaglianza nel cinema e quindi nella società, la svedese Suzanne Osten, nota per la sua capacità di portare in scena il rapporto madre-figli, (Flickan, mamman och demonerna giovedì 22 ore 21), Helen Doylela, una dellepiù importanti documentariste del Québec, e in rappresentanza della nuova generazione dell’Est i film di Maria Sadowska, The art of loving (sabato 24 ore 22.30), film campione di incassi in Polonia, storia di un manuale “scandaloso” e rivoluzionario e della sessuologa che lo scrisse; di Tereza Nvotovà, Filthy, (Venerdì 23 ore 18) racconto raffinato e durissimo, e al tempo stesso politico, di un’adolescente vittima di uno stupro.
Ricca anche la platea delle registe italiane: Emanuela Piovano, di cui vedremo l’esordio Le rose blu, (mercoledì 21.00 ore 15, saletta Mymovies), film cult del femminismo e della sperimentazione, e La bella e le bestie, di Kaouther Ben Hania (Domenica 25 Novembre, ore 21), da lei distribuito con la sua impresa culturale “Kitchen Film”, nonché film evento che il festival dedica alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Giovanna Gagliardo, la regista che ha inventato uno stile nuovo nel documentario firmando la sceneggiatura di uno dei pochi film che hanno raccontato il ‘68 italiano, diretto da Miklós Jancsó, La pacifista, (mercoledì 21, ore 17) interpretato da Monica Vitti, fino al recentissimo Il mare della nostra storia (sabato 24 ore 17.30), dedicato all’attualissimo, quanto scottante, tema della Libia. E ancora Margherita Ferri, autrice del film presentato a Venezia, Zen sul ghiaccio sottile, dedica al tema della diversità e delle famiglie che la accolgono il suo corto Odio il rosa! (domenica 25, ore 15).
Da segnalare, all’Istituto Tedesco, la masterclass allargata, con la mappatura nella Distribuzione internazionale al femminile, dalla Basis, di Clara Burckner, centro di propulsione del nuovo cinema tedesco, ai nuovi film presentati da Karolina Burckner.