direttore Paolo Di Maira

Cinema italiano in Europa / La scalata de Le Otto Montagne

Dopo aver pubblicato i primi dati disponibili sulla diffusione del cinema italiano nelle sale europee durante il 2023 (si veda l’articolo su Cinema & Video International n. 196), MEDIA Salles continua a raccogliere informazioni sui territori che via via rendono note le statistiche sui film più visti nell’anno appena trascorso.

Emerge così che Le otto montagne, un beniamino degli spettatori in diversi paesi europei, si è collocato in cima alla classifica dei film del Bel Paese anche in grandi mercati come la Germania e il Regno Unito.

Nella classifica britannica il film tratto dal romanzo di Cognetti è tallonato da L’immensità, mentre sul terzo gradino si colloca Eo.

Una situazione analoga – con Le otto montagne al primo posto e L’Immensità al secondo -, si è verificata anche in Danimarca, paese in cui al terzo posto si è collocato Nostalgia.

Le otto montagne è primo pure nella Repubblica Ceca, mentre ha guadagnato la seconda posizione nella Repubblica Slovacca, così come in Spagna.

In Lettonia Le otto montagne è sesto, immediatamente preceduto da L’immensità. Significativa è pure l’affermazione di un contenuto a carattere culturale come L’ombra di Caravaggio che si è collocato quarto.

Il film di Michele Placido è quinto nella Repubblica Ceca e in Spagna, terzo nella Repubblica Slovacca e addirittura primo in Ungheria, nel solco di una tradizione che vede spesso le produzioni dedicate ai grandi artisti italiani collocarsi in posti d’onore.

Coproduzioni italiane che vincono il primo scalino del podio sono The tiger’s nest nella Repubblica Slovacca (mentre nella Repubblica Ceca è arrivato secondo) e Mafia mamma, campione in Lettonia.

Significativa anche l’affermazione di Ennio, che ha guadagnato il decimo posto nella Repubblica Ceca e il quinto in Ungheria e che i dati, seppur ancora provvisori, accreditano di un buon piazzamento pure sul mercato tedesco.

Infine, si è confermata anche nel 2023 la tendenza che vede particolarmente apprezzate le riedizioni di film “classici” prodotti o coprodotti dall’italia.

Ce lo mostra soprattutto la top ten irlandese, che, al terzo posto, presenta Suspiria, al quarto La dolce vita, al quinto Otto e mezzo, al settimo Amarcord, all’ottavo Cinema Paradiso. Ma anche in Gran Bretagna, tra i primi dieci film italiani, appare Il disprezzo, in Spagna Cinema Paradiso, in Ungheria Il buono, il brutto, il cattivo e, ancora, tra i film italiani più amati c’è tanto Sorrentino in Ungheria (Youth), nella Repubblica ceca (La grande bellezza) e in quella Slovacca (Loro, Youth e La grande bellezza).

Fenomeno interessante e anche gratificante, ma che non manca di suscitare il dubbio che il prestigio di cui gode il cinema italiano a livello mondiale sia tuttora in gran parte legato ai fasti del passato.

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