direttore Paolo Di Maira

CINEMA BREVE / Da marzo on demand su WeShort

Una piattaforma di video on demand unicamente dedicata ai cortometraggi, con film inediti italiani e internazionali, inizialmente offerti con un servizio di SVOD: è WeShort, la nuova startup innovativa con sede in Puglia che tenterà da gennaio di ovviare il problema della mancanza di pubblico e di un’adeguata distribuzione per i film brevi. La Netflix del cinema breve, la definisce con ambizione il suo fondatore, Alessandro Loprieno, che ci tiene a non usare la parola cortometraggi, che a suo giudizio “sminuisce il valore di quelli che sono film a tutti gli effetti, visto che il cinema nasce breve, e che oggi i formati brevi sono quelli che più si adattano al dinamismo delle nostre vite”. 

WeShort sarà lanciata in marzo, con una library di 100 titoli, scelti da un comitato di selezione di cui fa parte anche Carlo Fusco, direttore e produttore di Lykos Film, e COO della società.

Un’attenzione particolare sarà riservata ai prodotti che arrivano da Hollywood (“film premiati o nominati agli Oscar, ad esempio, molti dei quali sono introvabili”), grazie anche ai contatti con Media Capital Technologies, società di finanziamento strategico al mondo dell’entertainment fondata nel 2019 da Christopher Woodrow (che con Vendian Entertainment e Worldview Entertainment ha finanziato fra gli altri “Birdman” e “Hacksaw Ridge”); e al cinema breve africano, in particolare di  Ghana (un paese di 30 mln di persone e soli 4 cinema, dove si producono cose bellissime), Nigeria,  Gambia, Kenya ed Egitto.

“La versione Beta è già pronta, e stiamo completando la fase di validazione, un passaggio cruciale, per testare la risposta del mercato obiettivo spiega Loprieno, che rivela, “solo l’1% delle start up lo fa, ed è per questo che poi molte non si sostengono” 

E se la questione dei contenuti, di ordine editoriale, è più difficile da testare in anticipo, quella dei formati è uno degli elementi che la fase di validazione può aiutare a capire.

“Abbiamo realizzato finora oltre 1100 interviste, e i dati sono incoraggianti, soprattutto quelli sul pricing, che ci dicono che l’ 80% degli intervistati è disposto a pagare dai 30 ai 70 euro l’anno per una piattaforma come WeShort. Il 20% vorrebbe prova gratuita, che faremo offrendo i primi 4 corti in libero accesso.”

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