di Marco Spagnoli
Un viaggio nella storia del cinema italiano, ma anche un percorso espositivo tra gli oggetti e la memoria di un’industria orgogliosa di un glorioso passato, che ambisce ad un grande futuro.
A settantaquattro anni dalla sua nascita, Cinecittà apre le porte al pubblico dando vita ad una vetrina affascinante ed interessante in cui mostrare pezzi pregiati che riguardano la sua storia produttiva, Cinecittà si Mostra, diretta da Giuseppe Basso e a cura di Elisabetta Bruscolini: sarà possibile visitarla fino al 30 novembre.
Tra costumi, arredamenti e i magnifici set di film come “˜Gangs of New York’ di Martin Scorsese e serie televisive come “˜Rome’ prodotta nella capitale dalla HBO, la mostra celebra la forza produttiva di Cinecittà dal fascismo all’era della cosiddetta “Hollywood sul Tevere”, fino ad arrivare ai giorni nostri.
“Questo è un esperimento pilota per noi, che segna l’inizio di un progetto più articolato che andremo a sviluppare nel corso dei prossimi mesi”, spiega Lamberto Mancini, Direttore Generale di Cinecittà Studios, società che sta già lavorando alla creazione di un parco tematico situato,però, a Valmontone a sud di Roma.
Prosegue Mancini: “è anche un passo importante per una stretta e sempre più proficua collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e con Cinecittà Luce.”
Mancini evidenzia come l’apertura al pubblico sia parte di una strategia più ampia, mirata all’attrazione delle produzioni internazionali.
Cinecittà Studios ha voluto, così facendo, dare un assaggio delle infinite possibilità produttive di un luogo magico che insieme a Hollywood e, oggi, Bollywood, è un “˜brand’ conosciuto in tutto il mondo.
“Cinecittà è viva, lavora e si sviluppa per essere sempre più internazionale “” sottolinea il presidente Luigi Abete – Proprio per questo motivo, e per consentire una visione completa e integrata dei mestieri che vengono quotidianamente svolti nella Fabbrica dei Sogni, questa mostra avrebbe avuto necessità di ben altri spazi.
Tuttavia, tra accettare le limitazioni di spazio o subire quello del silenzio, abbiamo fatto una scelta che consentisse di conoscere fisicamente Cinecittà , e avere un’anticipazione del progetto pilota del futuro Museo del Cinema”.
Nonostante le limitazioni segnalate da Abete, la mostra consente a tutti di passeggiare in percorsi guidati all’interno di Cinecittà . Il pubblico di “Cinecittà SiMostra” è accolto all’ingresso da citazioni tratte dalle sceneggiature di film girati negli Studios.
Si prosegue nelle due sale dedicate al costume in cui è possibile ammirare una selezione di abiti delle più famose sartorie cinematografiche.
Abiti indossati dalle dive Audrey Hepburn e Elizabeth Taylor. Nella sala dedicata alla scenografia sono esposti plastici e bozzetti che oltre a sorprendere per la loro accuratezza richiamano in gran parte la tradizione del cinema dei “˜Sandaloni’, seguiti da un “˜assaggio’ di set completo, con una stanza da film dell’orrore al cui esterno infuria un terribile temporale, frutto di effetti speciali semplici, ma efficaci.
Dopo la Palazzina Fellini, dove sono state allestite le sale dedicate ai produttori e alla Storia di Cinecittà , la mostra termina con la visita sui grandi set all’aperto: l’imponente Foro della Roma Imperiale con oltre quattro ettari di ricostruzione scenografica e la Broadway di “Gangs of New York” realizzata da Dante Ferretti. “Un set bellissimo e dettagliato, strutturalmente molto radicato nel backlot di Cinecittà , dove sono state utilizzate tutte le tecniche produttive per la sua realizzazione”, conclude Lamberto Mancini, “il più grande mai costruito nei nostri Studi”.