di Monica Tasciotti
Una slapstick comedy che guarda a capolavori come “M.A.S.H.”. E’ “Sturmtruppen”, uno dei cinque progetti di serie in animazione italiani presentati quest’anno al Cartoon Forum, l’evento organizzato dall’Associazione Europea del Film d’Animazione “” Cartoon.
A quarant’anni dalla nascita del fumetto antimilitaristico di Bonvi, Casta Diva Pictures, Chiaroscuro ed il regista Ernesto Paganoni hanno proposto ai circa 800 operatori del settore riuniti in quel di “Cermà nia”, ops!, Germania (il “tedeschese” parlato da Fritz & co. è contagioso) la serie ispirata alle famose strisce, tratta dalle 8000 strip pazientemente archiviate per temi.
Quest’anno location della manifestazione infatti,che annualmente si sposta in uno dei Paesi dell’Unione (l’anno prossimo toccherà alla Norvegia) è stata dal 16 al 19 settembre la cittadina di Ludwigsburg, che vanta una delle scuole di animazione più prestigiose d’Europa, la Filmakademie Baden-Wà¼rttemberg; a pochi chilometri, il Festival del film di animazione e l’Fmx di Stoccarda, eventi in crescita nel circuito europeo.
Se “Sturmtruppen” è ancora in cerca di un partner che ne assicuri il finanziamento (4 milioni di euro il budget previsto), “Pipì, Pupù e Rosmarina” è già in produzione.
Una delle serie di maggior successo di questa 19ª edizione che ha presentato un totale di 63 progetti da 14 Paesi.
Coprodotta da Rai Fiction, Cometafilm e la lussemburghese PTD, di “Pipì, Pupù e Rosmarina” si è visto in anteprima uno dei 52 episodi da 6 minuti che arriveranno su Rai Tre il prossimo anno.
Ideata e diretta da Enzo d’Alò, la serie (target 3-6 anni) vanta collaborazioni prestigiose: leggiadre sceneggiature di Vincenzo Cerami al suo primo lavoro per bambini, orecchiabili musiche di Daniele De Gregorio (già arrangiatore di Paolo Conte), originali disegni di Annalaura Cantore e, per la versione italiana, Giancarlo Giannini quale voce narrante.
Protagonisti sono tre piccoli amici: un uccellino, Pupù, un orsetto lavatore, Pipì ed una coniglietta, Rosmarina, che attraversano insieme il mondo alla ricerca del Mapà , entità metafisica un po’ mamma e un po’ papà .
“Il Mapà non esiste ma è il concetto di viaggio “” spiega d’Alò “” Cerami è riuscito a dare un’impronta un po’ Zavattiniana alle storie, tutte avventure un po’ bislacche realizzate con la tecnica del découpage digitale in omaggio a Gianini e Luzzati”.
“Pipì, Pupù e Rosmarina” riassume le tendenze emerse da questo Forum e non solo: la musica quale elemento sempre più importante, la particolare attenzione all’elemento educativo trattato però con leggerezza e divertimento, e l’esplosione del tema del viaggio in tutte le sue accezioni.
Solo per citarne alcune, ma l’elenco sarebbe ben più lungo, con le serie francesi “Magic Planet” si imparano geografia e etologia mentre “Mouk’s World Tour” esplicita fin dal titolo le intenzioni girovaghe.
“Penny X” (produzione Gertie) invece, racconta il lungo viaggio intorno al mondo di un’anatroccola orfana in cerca di un’identità .
“Per scoprire poi che non esiste una sola identità perché ognuno di noi ha molte sfaccettature”, racconta Michel Fuzellier, regista del progetto di serie tratto dallo special ancora inedito coprodotto da Rai Fiction per Rai Tre “Che animale sei?”, ispirato al libro di Paola Mastrocola (autrice già Premio Campiello, che collaborerà alle sceneggiature).
“The Tea Team” e “Marfy dei sogni” gli altri due progetti italiani.
Il primo, presentato dal veterano produttore Piero Campedelli (“Lupo Alberto”) è una commedia avventurosa a base di tè e caffè, una vecchina agguerrita e ragazzini coraggiosi per bambini dai 6 ai 9 anni, ideata da Flavia Scuderi e Lorenzo Paoli (Cartobaleno).
L’altro, ideato da Enrico Paolantonio e Francesca Piombini e prodotto dalla Musicartoon, racconta di un ragazzino di 8 anni che ha la capacità di entrare nel mondo dei sogni e sconfiggere i mostri che popolano i sogni dei bambini.
Sono sempre loro infatti i maggiori fruitori di animazione: ben il 48% dei progetti di Ludwigsburg erano rivolti alla fascia 6-9 anni, 30% le proposte pre-school, mentre l’animazione 2D resta la preferita per i prodotti tv.