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direttore Paolo Di Maira

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CARTOON MOVIE / L’animazione diventa adulta

Temi impegnati e impegnativi hanno scalzato pupazzetti e animaletti vari. L’animazione si fa decisamente adulta, stando ai progetti visti al Cartoon Movie tenutosi a Bordeaux dall’ 8 al 10 marzo scorsi, il tradizionale forum di pitching per velocizzare i finanziamenti dei nuovi lungometraggi animati europei, trovare co-produttori e distributori internazionali, organizzato dal 1999 con il sostegno del Programma Media dell’Unione Europea da Cartoon, l’associazione internazionale con sede a Bruxelles.

Il numero di progetti rivolti agli adulti è una tendenza ormai confermata con il 37% dei 57 progetti selezionati, ben 10 punti percentuali in più del 2021, anno che a sua volta aveva visto crescere di 8 punti questo numero rispetto al 2020, data spartiacque che ha registrato al Cartoon Movie solo due punti in più del 2019, segno evidente che lo scoppio della pandemia ha segnato inevitabilmente i contenuti dei film.

Ma anche le migrazioni dovute a guerre e carestie, stanno scavando nel profondo gli autori e i produttori, e la leggerezza di un tempo non così remoto si fa rarefatta e c’è da chiedersi cosa ne sarà se questa guerra dovesse proseguire. E supporto all’Ucraina è arrivato da molti durante la manifestazione, inclusi gli stessi organizzatori, mentre le associazioni Cartoon Italia e Asifa Italia, si sono unite “ai loro partner e colleghi russi e ucraini per sottolineare che l’arte dell’animazione si è sempre distinta nell’aiutare gli esseri umani, bambini e adulti, a sentirsi liberi e uniti nel rispetto delle loro origini e identità culturali”. 

I progetti

Vira fino all’horror – metafora dell’orrore reale della guerra – la nuova proposta di Marc Du Pontavice, coraggioso produttore francese candidato all’Oscar nel 2020 per il film animato Dov’è il mio corpo?. Stavolta la mano che decide di fuggire non lo fa per trovare il corpo a cui appartiene, ma è una mano che cerca aiuto per salvarsi dalle acque insanguinate del Mediterraneo, frontiera che separa il mondo della guerra da quello della pace, sebbene scavalcato dagli eventi ucraini ci si chiede ancora per quanto. The Migrant è stato scritto da Kan Muftic, autore bosniaco scappato giusto 30 anni fa da Sarajevo e diventato egli stesso un rifugiato. Protagonista una giovane donna che fugge da un Medio Oriente imprecisato in Europa, incontrando nel terribile percorso i trafficanti di esseri umani che, come creature ultraterrene, si nutrono della disperazione e della speranza.

Il dramma dell’esilio tra realismo e visione onirica è al centro di Un viaggio a Teulada dei cagliaritani Nicola Contini e Riccardo Atzeni di Mommotty, ora progetto di nazionalità francese visto il budget maggioritario d’Oltralpe per il quale, è stato annunciato, il noto jazzista Paolo Fresu, insieme ad altri musicisti “mediterranei”, collaboreranno per le musiche. Il pitching è entrato nella top 10 dei progetti che hanno ricevuto la maggior attenzione da parte dei compratori, 297 quest’anno, con 35 nuovi buyer presenti in un’edizione davvero affollatissima che ha registrato oltre 900 partecipanti da 42 paesi.

Anche laddove l’animazione prende forma di una cagnolina bianca come in Arf, progetto in sviluppo a target family della bolognese Genoma Films, Margutta Studio di Roma e Showlab di Torino, ritroviamo la guerra e l’orrore dei campi di concentramento. Tre milioni di euro di budget, già coperto per metà. La memoria dei campi di concentramento torna anche ne Les secrets de mon père, debutto nell’animazione della regista dal vero Véra Belmont che sceglie di mostrare crude foto e immagini di repertorio in mezzo all’animazione tradizionale 2D. Un film pronto per i festival ambientato negli anni ’60, in Belgio, dove Michel e suo fratello Charly vivono un’infanzia felice nella loro famiglia ebrea. Ma il padre, silenzioso e discreto, non rivela nulla del suo passato: è l’unico sopravvissuto della sua famiglia sterminata a Auschwitz. Primo film in animazione anche per l’olandese Jean van de Velde che insieme allo sceneggiatore Rob Stevenhagen già head of story di Tom & Jerry: il film, Frankenweenie e storyboard o animation supervisor di titoli animati famosissimi come Space Jam, affronteranno un ennesimo film su Van Gogh. Dopo una ventina di film sul celebre pittore, Young Vincent tratta la storia del bambino che diventerà il genio che tutti conoscono, all’epoca della sua esperienza in collegio.

Terzo film di Rémi Chayé dopo Sasha e il Polo Nord (Premio del Pubblico a Annecy nel 2015) e Calamity (miglior lungometraggio di Annecy nel 2020), Fleur incanta per la grafica dei personaggi, tutti animali su corpi umani, per un film dedicato a tutta la famiglia “senza la pesantezza del realismo”, come ha spiegato il regista, ma che tuttavia mette in scena una ragazza che sopporta le difficoltà delle condizioni della classe operaia durante la Belle Époque a Parigi, ma diventerà poi una grande cantante. Una novella Edith Piaf animata, che arriverà sugli schermi nel 2026. “Un film realistico ma non documentaristico che rimane fedele al fumetto”, così Claude Barras, pluripremiato regista svizzero per La mia vita da Zucchina ha presentato il nuovo Ce n’est pas toi que j’attendais in fase di sviluppo per un lancio nel 2025 e 8,5milioni euro di budget. Per la prima volta, un lungometraggio di France TV Distribution sia come coproduttore che come distributore. Ancora animazione stop motion per questo adattamento della toccante graphic novel di Fabien Toulmé che riproduce lo stesso percorso fatto per il film precedente di Barras, ovvero partire da un libro per adulti per farne un film per bambini. E ancora una volta Barras sceglie un racconto che parla di un’inadeguatezza felicemente risolta. La storia vera di un padre – lo stesso Toulmé – alle prese con una figlia affetta da una sindrome di Down non diagnosticata. Riuscirà ad amarla pienamente, anche se non è la bambina che si aspettava? Sostenuto dalla figlia primogenita, guidato dalla sua innocenza, il giovane padre trova la forza per vincere la sua rabbia e percorrere la difficile strada che lo porterà all’amore incondizionato e all’accettazione della figlia.

Un film stavolta dedicato alla deforestazione, ancora una volta misto di 3D e live action ma budget quasi duplicato rispetto al primo, 6 milioni di euro, è Forest, secondo film della romana Al One di quella che sarà una trilogia iniziata con Trash. Inizio riprese già ad aprile per consegna a fine 2024 per il secondo e ultimo progetto italiano in selezione. Ma c’era Italia anche in Titina, uno dei nove progetti riuniti nella Nordic Animation cui era quest’anno dedicato un focus speciale. Una storia che viaggia dall’Italia al Polo Nord basata sulla vera storia della spedizione polare di Amundsen e Umberto Nobile, vista attraverso gli occhi della cagnolina dell’aviatore italiano, Titina. Ad oggi il più ambizioso lungometraggio in 2D norvegese che combina anche sequenze dal vero di repertorio degli anni ’20 per portare la celebre storia alle nuove generazioni di spettatori. Credits principali tutti al femminile per questa coproduzione fra Mikrofilm, uno dei più prestigiosi studi di animazione norvegesi fondato dalla produttrice Lise Fearnely (The Danish Poet, Oscar per il miglior cortometraggio di animazione) e dalla regista Kajsa Naess, al timone di questa avventura coprodotta con lo studio belga Vivi Film di Viviane Vanfleteren, coproduttrice di Appuntamento a Belleville, che arriverà nei cinema il prossimo autunno.

E se vi state chiedendo cosa ne è di animaletti e principesse in tutte queste dolorose tematiche, pochi ma ci sono, e deliziosi. Due per tutti: The Amazing Maurice e Princesse Reinette. Il primo è un film mainstream europeo (una coproduzione fra Germania e Regno Unito) per il prossimo Natale con un cast voci stellare. Hugh Laurie, il celebre Dr. House, è la voce del simpatico gattone protagonista del libro omonimo di Terry Pratchett, uno dei più noti e venduti autori inglesi degli anni ’90, su cui è basato il film che verrà distribuito in Italia da Lucky Red. Fra le altre voci della versione originale Emilia Clarke, la Daenerys Targaryen di Game of Thrones, e David Thewlis. La sceneggiatura è di Terry Rossio, che ha firmato i maggiori successi hollywoodiani degli ultimi 15 anni, tra cui Aladdin, la saga dei Pirati dei Caraibi, Shrek e molti altri. Quanto alle principesse, Princesse Reinette è davvero piccolissima e raggiungerà Princesse Dragon, miglior film animato al recente Anima di Bruxelles, nel reame in divenire di Ankama. Il gruppo transmediale nato con il successo del gioco online Dofus (85 milioni di account creati in tutto il mondo e più di 40 milioni solo in Francia) ha infatti deciso di creare una raccolta di film con lo stesso mood dal sapore di altri tempi.

Infine Melvile di Romain Renard & Fursy Teyssier ha vinto il premio Eurim­ages co-production devel­op­ment award. Una storia oscura e intricata destinata, ancora una volta, al pubblico adulto, adattamento di una graphic novel, per la quale è stato creato un nuovo metodo di animazione chiamato carbonizzazione, che si adatta alla visione originale del creatore, lo stesso Renard.

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