Un’edizione record per numero di partecipanti quella dell’ultimo Cartoon Forum che si è svolto dal 13 al 16 settembre scorsi in Francia.
La manifestazione per le coproduzioni di serie tv in animazione europee ha registrato quest’anno un incremento del 5 per cento con la partecipazione di 950 professionisti del settore, dato che sale al 45 per cento da quando è sbarcata stabilmente a Tolosa, cinque anni fa.
Tuttavia, come ha spiegato il segretario generale di Cartoon Marc Vandeweyer, “l’obiettivo non è avere più partecipanti ma un numero sempre maggiore di progetti che abbiano la possibilità di essere finanziati”.
E qui veniamo al punto dolente: un solo progetto italiano, e pochi partecipanti al pitch. La Francia ha presentato ben 30 nuovi progetti su 80, di cui 7 in coproduzione con altri paesi, e ha avuto anche i pitch con il maggior numero di presenze sia totali che per numero di investitori presenti.
Kung fu Brothers di Millimages è stato visto da 307 persone delle quali 120 investitori, seguito a ruota da un altro progetto francese (Runes di Les Armateurs) con 300.
Ottima figura l’ha fatta l’Irlanda, paese che vanta 23 studi di animazione con 1.600 addetti full time. L’Irlanda era quest’anno protagonista del focus, con due progetti fra i primi cinque che avranno così la possibilità di vedere la luce. “Questo sarebbe potuto non accadere senza i riflettori puntati su di noi”, ha detto il produttore John Rice, nel Film Board irlandese.
Come dichiarato da Vandeweyer, non solo interi paesi ma anche singole regioni hanno avanzato la richiesta di essere protagonisti del prossimo focus.
Se non tutti i progetti hanno bisogno del Cartoon Forum, la manifestazione resta una vetrina imprescindibile e il focus una buona opportunità da cogliere.
Le istituzioni pubbliche, Rai in testa, possono senz’altro aiutare in tal senso. Certo l’attesa nella definizione degli assetti della nuova direzione di Rai Ragazzi non aiuta, ma l’ideazione dei progetti resta in capo ai produttori e agli autori.