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direttore Paolo Di Maira

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CANNES 2017/Meglio la Gioventù

Lo slancio vitale di Claudia Cardinale da giovane, riprodotta nel poster u ciale della 70° edizione del Festival di Cannes, porta a relegare in second’ordine la notizia che nessun film italiano è (per il secondo anno consecutivo) nel concorso principale, così come passa in secondo piano il fatto che Monica Bellucci farà gli onori di casa e che Paolo Sorrentino è nella giuria.
Meglio la gioventù, suggerisce il poster; e qui la nostra partecipazione può fare notizia: la presenza numerosa degli italiani nelle sezioni collaterali – 2 film a Un Certain Regard , 3 alla Quinzaine des Réalisateurs e 1 alla Semaine de la Critique – è a data quasi interamente ad autrici e autori esordienti o al loro secondo lungometraggio.

Tutti meno uno: Sergio Castellitto, regista di “Fortunata”, film selezionato a Un Certain Regard.
Scritto da Margaret Mazzantini , il film è la storia di una giovane madre con un matrimonio fallito alle spalle, che insegue il sogno di aprire un negozio di parrucchiera. Protagonisti Jasmine Trinca e Stefano Accorsi, il film è prodotto da Indigo Film in associazione con HT Film, distribuito in Italia da Universal Pictures, e venduto all’estero da True Colours.

Nella stessa sezione c’è l’opera prima di Annarita Zambrano, “Dopo la guerra”, interpretato, da Giuseppe Battiston, Charlotte Cetaire, Barbora Boboulova, Frabrizio Ferracane e prodotto da Movimento Film, in co-produzione con la francese Pyramide International che cura anche le vendite estere.
Il film, che gode del sostegno di Emilia Romagna Film Commission, è ambientato tra la regione delle Landes e Bologna durante gli “anni di piombo”: è il racconto di una famiglia “inciampata nella storia”, che si trova a dover pagare per le colpe commesse da un parente terrorista. Annarita Zambrano non è nuova a Cannes, dove nel 2013 è stata in concorso con il cortometraggio “Ophelia”.

L’onda del giovane cinema italiano invade la Quinzaine des Réalisateurs (sezione tradizionalmente più libera e aperta alla sperimentazione di nuovi linguaggi) con tre film: “L’intrusa” di Leonardo Di Costanzo (nella stessa sezione il regista aveva esordito nel 2012 con “L’intervallo”), “Cuori Puri” il primo lungometraggio del giovane Roberto De Paolis e “A Ciambra”, altro secondo lungometraggio del regista italo-americano Jonas Carpignano.
Tutti e tre i film sono co-prodotti da Rai Cinema .

fotografo: Gianni Fiorito.

“L’intrusa” di Leonardo Di Costanzo ha per protagonista Giovanna, fondatrice del centro “la Masseria” a Napoli, dove le mamme del quartiere portano i bambini per sottrarli al degrado e alle logiche mafiose. In quest’oasi cerca rifugio e ospitalità Maria, giovanissima moglie di un killer arrestato per l’omicidio di un innocente. Il film è scritto da Leonardo Di Costanzo, Maurizio Braucci, Bruno Oliviero ed è prodotto da tempesta/Carlo Cresto-Dina con Rai Cinema, Amka Films Productions, Capricci.

 

“Cuori Puri” di Roberto De Paolis è la storia dell’amore tra Stefano e Agnese, anime diverse chiuse in mondi diametralmente opposti. Per non perdersi, i due ragazzi dovranno rinunciare a tutto quello che hanno, compiendo scelte coraggiose e difficili.
Il film è interpretato da Selene Caramazza, Simone Liberati, Barbora Bobulova, Stefano Fresi, Edoardo Pesce, ed è una produzione Young Films con Rai Cinema. Uscirà in Italia il 25 maggio.

Sia “L’Intrusa” che “Cuori Puri” sono distribuiti in Italia da Cinema di Valerio De Paolis, e venduti all’estero da Match Factory.

Non ha al momento distribuzione in Italia ma, curiosamente, in Germania con DCM Film Distribution e in Francia, con Haute Court, l’opera seconda di Jonas Carpignano, “A Ciambra”, “prodotto da Stayblack Productions con Rai Cinema e con il sostegno di Lu.Ca progetto nato nello scorso settembre da un’intesa tra le istituzioni regionali di Basilicata e Calabria su progetti realizzati nelle due regioni attraverso le rispettive Film Commission.
“A Ciambra”, è venduto all’estero dalla francese Lux Box.

Anche Fabio Grassadonia e Antonio Piazza sono al loro secondo film: “Sicilian Ghost Story”, che il direttore Charles Tesson ha invitato ( è la prima volta per un film italiano) ad aprire la Semaine de la critique, la stessa sezione dove nel 2013 Grassadonia e Piazza vinsero con “Salvo”.
Secondo Tesson, il film “è un incredibile incrocio di generi diversi, che combina sguardo politico, fantasia e storia d’amore, con potente maestria”. La storia: Giuseppe, un ragazzino di tredici anni, scompare. Luna, una compagna di classe innamorata di lui, non si rassegna alla sua misteriosa sparizione. Si ribella al silenzio e alla complicità che la circondano e pur di ritrovarlo, discende nel mondo oscuro che lo ha inghiottito e che ha in un lago una misteriosa via d’accesso.
“Sicilian Ghost Story” è una coproduzione Italia-Francia-Svizzera: Indigo Film, Cristaldi Pics con Rai Cinema per l’Italia; Mact Productions, JPG Films per la Francia; Ventura Film, RSI-Radiotelevisione Svizzera/SRG SSR per la Svizzera. e Match Factory cura le vendite internazionali.
Sostenuto da Sicilia Film Commission, il film è girato interamente nel Parco dei Nebrodi, nel cuore della Sicilia.

Alla voce giovani va registrata, infine, la selezione, per l’Italia, di Tommaso Bertani tra i produttori emergenti d’Europa nell’ambito di “Producers on the move”, l’iniziativa coordinata da European Film Promotion durante il Festival.
A chiusura della veloce ricognizione è doverosa – e questa, purtroppo, non è una notizia – la constatazione che 5 dei 6 film citati sono venduti nel mondo da società estere. L’eccezione di “Fortunata” conferma la regola di quest’anno, con la distribuzione internazionale di True Colours, società nata meno di due anni fa dalla partnership di Lucky Red Distribution e Indigo Film Production, e guidata dalla giovane Catia Rossi.

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