L’Abisso del Bifurto, i piani del Pollino, San Lorenzo Bellizzi, le fiumare di Civita e Cerchiara sono le location dell’ultima fatica cinematografica di Michelangelo Frammartino le cui riprese si concluderanno sabato 26 ottobre.
Frammartino ha scelto di tornare a girare all’interno del Parco Nazionale del Pollino dopo “Le Quattro Volte”: “‘Il buco’ nasce dall’incontro con il territorio di San Lorenzo Bellizzi e in particolare con lo speleologo calabrese Nino Larocca che conosce profondamente l’Abisso del Bifurto. Sono quattro mesi che io e la mia troupe giriamo all’interno di questa grotta. Abbiamo sfidato il buio, l’isolamento, il vuoto per raccontare l’impresa di dodici speleologi che nel 1961 decisero di scendere in Calabria ed esplorare altre profondità”
“Il buco” è una produzione Doppio Nodo Double Bind con Rai Cinema, in coproduzione con Société Parisienne de Production (Francia), Essential Filmproduktion(Germania), con il sostegno della Calabria Film Commission, del Mibact, del CNC, Artè/ZDF, Eurimages e con la collaborazione e il Patrocinio del Parco Nazionale del Pollino. Coproduction Office è il distributore internazionale.
“Il progetto di Frammartino rappresenta per la Calabria Film Commission un vero e proprio fiore all’occhiello-commenta il Presidente Giuseppe Citrigno– Un film che lancia un messaggio in piena sintonia con la mission di rilancio dell’immagine del territorio avviata da tempo dalla Regione Calabria e dalla Film Commission”.
“Siamo certi che questo film saprà raccontare l’immenso patrimonio del nostro territorio e le potenzialità del Parco del Pollino- afferma il Presidente del Parco, Domenico Pappaterra– grazie alle sinergie con la Regione Calabria, gli enti, le amministrazioni locali e la Film Commission stiamo ottenendo grandi risultati e le ricadute economiche e culturali sul territorio sono già evidenti. L’opera di Frammartino girerà il mondo e comunicherà anche il calore e l’accoglienza delle nostre comunità e lo straordinario rapporto che hanno con la natura che li circonda”.