di Paolo Di Maira
“Saremo anche quest’anno a Roma per i tradizionali incontri di coproduzione”, assicura Olivier-René Veillon direttore della Ile de France Film Commission, uno dei quattro partner di Capital Region of Cinema (CRC).
Veillon è al Mipcom di Cannes , dove L’ Ile de France Film Commission è impegnata a promuovere il TRIP (Tax Rebate International Productions), un credito d’imposta del 20% riconosciuto alle produzioni straniere che girano in Francia.
La particolarità , rispetto ad analoghe misure attivate in Germania, Inghilterra e ora anche in Italia, è che questi incentivi sono estesi a tutte le produzioni audiovisive, dunque non solo al cinema ma anche alla televisione.
Questo nuovo dispositivo attende i decreti d’attuazione, ma, anticipa Veillon, ci sono già sei progetti pronti a fare richiesta:”
Tra questi c’è “Inception” di Peter Nolan con Leonardo Di Caprio, un film italiano (“Deauville”), e, per la prima volta un film giapponese, “Nodale Cantabile”, una produzione molto importante realizzata da Fuji
“La promozione all’estero è un aspetto strategico dell’attività dell’Ile de France Film Commission, che dal 2006, in collaborazione con la WDA (Writers Guild of America) realizza Autumn Stories: su indicazione della WDA vengono ospitati nell’ abbazia cistercense di Royaumont, per 6 settimane, tra ottobre e novembre, quattro sceneggiatori per scrivere ciascuno la sceneggiatura di un film la cui storia deve avere un legame con l’Ile de France.
Iniziativa molto simile è realizzata con gli inglesi, attraverso gli Atelier de Scenario Franco Britannique.
Per questa ragione Veillon guarda con molto interesse all’Atelier Farnese, che avrà uno spazio durante il Festival di Roma.
“Per il momento è un progetto soprattutto italiano”, ha precisato. “Ma noi ci candidiamo fin d’ora ad ospitare gli incontri dell’Atelier Farnese a Royaumont”.
La strategia di promozione all’estero dell’Ile de France è articolata.
“Gli incentivi economici sono importanti, conferma Veillon, riferendosi al TRIP.
Ma l’elemento decisivo per la nostra competitività nel mondo sono i luoghi e il loro legame con le storie”.
Grazie alla forza di questo legame, conclude Veillon, “l’80% dei turisti che si reca nell’Ile De France lo fa per averne visto i paesaggi in un film, e il Louvre, dopo il “Da Vinci Code” ha avuto un milione in più di visitatori”.