“Southeast Asian Cinema: When the Rooster Crows,” documentario di Leonardo Cinieri Lombroso sui registi protagonisti della “new wave” del cinema asiatico, è in concorso al Busan Film Festival, e verrà proiettato sabato 4 ottobre.
Brillante Mendoza, Pen-Ek Ratanaruang, Eric Khoo and Garin Nugroho: seppur con stili e interessi diversi, i 4 filmmakers traggono tutti ispirazione dalla comunicazione con l’esperienza sociale dei propri paesi: Filippine, Tailandia, Singapore e Indonesia.
Il singaporiano Anthony Chen ha vinto la Camera D’Or a Cannes per “Iloilo” l’anno scorso, quest’anno il filippino Lav Diaz ha vinto il Pardo D’Oro con “From what is Before”: segnali, secondo Lombroso, che supportano la sua teoria di un vivace risveglio cinematografico della regione. Teoria che il regista, che torna a Busan dove aveva debuttato nel 2010 con il suo primo documentario, “Through Korean Cinema”, persegue da tempo: dal 2009, quando Brillante Ma. Mendoza conquistò con “Kinatay” il premio di Miglior Regista al Festival di Cannes, che l’anno dopo fu vinto dal tailandese Apitchatpong Weerasethakul con “Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives”.
Un lavoro lungo tre anni, in cui le interviste con i 4 registi si alternano a a quelle con altre importanti personalità del cinema asiatico: attori, filmmakers, critici e giornalisti.
Il film è prodotto da Leonardo Cinieri Lombroso e Blue Film (Alessandro Bonifazi e Bruno Tribbioli), in coproduzione con Panuksmi Hardjowirogo di M’GO Films (Singapore) e con il supporto di Singaporean Film Commission.