direttore Paolo Di Maira

Torino Film Lab: Rivelati gli 8 progetti di Boost IT Lab

Sei opere prime e due seconde regie compongono la selezione di Boost IT Lab, il percorso formativo del Torino FilmLab rivolto a produttori e registi italiani emergenti che desiderano esplorare e potenziare l’impatto internazionale dei loro progetti e professionisti internazionali con progetti di lungometraggio in cerca di partner produttivi italiani. 

Gli otto titoli, rivelati oggi dal Laboratorio internazionale per lo sviluppo e la formazione di professionisti dell’audiovisivo organizzato dal Museo Nazionale del Cinema, saranno protagonisti della giornata che aprirà Torino Film Industry, quella dedicata a TFL Italia, di cui Boost IT Lab è il centro, in programma il 21 novembre prossimo, con una sessione di pitching e di successivi incontri one-to-one con decision makers italiani e internazionali alla ricerca di progetti dall’alto potenziale autoriale e produttivo. 

Gli otto team arriveranno a Torino il 18 novembre, dove al Circolo dei Lettori li aspettano quattro intense giornate di formazione con mentori ed esperti, per perfezionare lo sviluppo dei loro progetti massimizzandone la portata internazionale. 

Ha già un partner italiano a bordo Great Fear on the Mountain, in cui il cineasta francese Hugo Bousquet, appassionato di ambientazioni alpine, ha adattato l’omonimo romanzo di Charles-Ferdinand Ramuz: il progetto è in corso di sviluppo con Alessandro Carroli e la società di produzione torinese EiE Film, che ha un co-development agreement con la società di produzione francese Septième Lame Films (Elise Tamisier) di che esplora temi sociali e paesaggi cinematografici intensi. 

Ne sono invece in cerca gli altri tre progetti internazionali, tutti e tre esordi alla regia: Nothing Will Be Named After Me, che affronta il rimpianto esistenziale con la sceneggiatura di Maja Todorović, autrice di svariati cortometraggi, lunghi e serie tv, prodotta dalla montengrina Bitter Frames di Miljan Vučelić; The Woman Mara dramma diretto dalla canadese Daiva Žalnieriunas, prodotto da Emily Harris della OPC, nota per i pluripremiati documentari e per l’impegno nel sostenere autori emergenti.

E Three Summer Days, il primo lungometraggio dello spagnolo Álvaro López Alba, sviluppato con la produttrice Nuria Muñoz Ortín di Nexus CreaFilms, con alle spalle la candidatura per il Goya 2023 con il pluripremiato cortometraggio Deaf.

Tre dei progetti italiani sono prodotti da società torinesi, e godono già del sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Development Film TV Fund. Sono:

Amerika, opera prima di Davide Maldi, di cui completa la trilogia sull’adolescenza, è prodotto da Massimiliano Navarra di Ring Film

Bove, diretto da Matteo Fresi (che nel 2021 fu l’unico italiano in Concorso al Torino Film Festival con Il Muto di Gallura).Prodotto da Alice Drago di Epica Film, esplora temi di colpa e redenzione in una valle remota

Lunàdiga, diretto da Elisa Chiari e Francesca Trovato e prodotto da Stefano Cravero di Base Zero, che esplora le tematiche dell’identità e del ritorno alle radici in una comunità sarda, dove il microcosmo isolato è teatro delle dinamiche di appartenenza e rifiuto.

Completa la selezione Flare, di Marco Mingolla, prodotto da Martina Bertuccio di Cattive Produzioni, (società di cui è CEO lo stesso Mingolla). Il suo lavoro esplora la crescita e il dualismo tra realtà e rappresentazione. Flare ha già una co-produzione in atto con l’Ucraina, con la Company Space Production.

Le giornate torinesi (18-21 novembre) saranno precedute da alcune sessioni online preparatorie incentrate su script mentoring, audience design e vendite, oltre ai focus su cash flow e aspetti legali relativi ai contratti di coproduzioni.

In quelle successive, inoltre, i produttori avranno la possibilità di partecipare al mercato di coproduzione del Torino Film Lab, il Meeting Event (21-23 novembre), per ampliare ulteriormente le loro reti di contatti.

É proprio dalla vetrina internazionale dei progetti che partecipano ai vari laboratori del Torino Film Lab che  l’Italia si è confermata come un paese molto richiesto e attivo nelle co-produzioni internazionali. Da qui la decisione di un percorso dove il fuoco fosse proprio l’industria italiana e la sua internazionalizzazione,  come sottolinea il curatore di TFL Italia, Francesco Giai Via: “Boost IT Lab si pone come spazio privilegiato di conoscenza reciproca, sperimentazione, approfondimento, finalizzato ad avere progetti più forti e più competitivi, senza mai dimenticare la necessità di lavorare per intercettare un’audience diversificata.”

Il TorinoFilmLab è organizzato dal Museo Nazionale del Cinema con il supporto di Creative Europe – Programma MEDIA dell’Unione Europea. Boost IT Lab è realizzato da TorinoFilmLab con Film Centre of Montenegro, ECAM, Apulia Film Commission, Film Commission Regione Campania, AGICI, ANICA, Bellaria Film Festival, Milano Film Network.

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