direttore Paolo Di Maira

EMILIA ROMAGNA / Bonaccini: “aumenteremo il Fondo Audivisivo”

“La nostra è l’unica regione che prende il nome da una via che la unisce tutta, un luogo che era nato per dividere, e invece è il fulcro  di accoglienze, arrivi, partenze di viaggi, il  moto GP mondiale e Misano fra pochi giorni, il film su Ferrari: sono tutti elementi che richiamano questa storia”: nella giornata dedicata al film di Michael Mann Ferrari in Concorso, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, è intervenuto alla Mostra del Cinema di Venezia, all’interno dell’incontro “Tra storia e futuro: il cinema in Emilia Romagna” per tracciare un bilancio di un’azione complessiva sulla cultura e sul cinema che “corrisponde ad un’idea di società: nella scorsa legislatura abbiamo triplicato i fondi alla cultura perché pensiamo che la cultura  abbia a che fare direttamente con la qualità delle nostre vite in termini sia di occupazione, sia in termini di fruibilità per le persone.” E promette un’ulteriore accelerazione per il Fondo Audiovisivo Regionale, le cui risorse, annuncia, aumenteranno dall’anno prossimo. 

Come ricorda anche Fabio Abagnato, direttore della film commission, che ha coordinato l’incontro, nei tre trienni dell’applicazione della Legge, nata nel 2014, si passati da 30 milioni di valore delle opere prodotte in  Emilia Romagna, a 110 e poi ancora a 224 milioni: 8 volte la cifra di partenza. Abagnato accenna anche a nuove idee per i bandi del 2024: “interpretare la sostenibilità ambientale non più come incentivo ma come requisito ormai imprescindibile, puntare più decisamente sugli incentivi all’ autorialità femminile, aumentare la durata dei progetti di animazione, e proseguire sulla strada dell’incentivazione dei compositori musicali sulla produzione cinematografica, cosa che ha reso possibile co-produzioni internazionali finora impensabili.”

“Il comparto audiovisivo in regione conta 40 mila imprese e oltre 100 mila addetti: è un motore che da il via ad altre azioni, ed è al centro della Legge sui Talenti che abbiamo varato a febbraio scorso, nell’anno europeo dedicato alle competenze” Ricorda Morena Diazzi direttore generale Conoscenza, Ricerca Lavoro, Regione Emilia Romagna. “Una legge che ha al suo interno un’importante azione sui progetti speciali a cui si sta lavorando in queste settimane, anche in ambito cinematografico.”

Un percorso che andrà di pari passo con “un progetto di legge a cui stiamo lavorando che mette in connessione la promozione culturale  con le infrastrutture e le nuove metodologie”, con il sostegno di tutta la Regione alla Candidatura di Rimini, città natale di Fellini, a Capitale Europea della Cultura 2026, e con le novità che arrivano dalla Cineteca di Bologna e di cui ha parlato il suo direttore, Gianluca Farinelli.

“Per noi questo è un momento cruciale: il 21 novembre inizia un percorso di feste, che si inaugura con la  riapertura del Cinema Modernissimo, la sala antica sotto Piazza Maggiore, che tornerà al suo nome originario (prima della chiusura  si chiamava Arlecchino, n.d.r.), e sarà di una bellezza straordinaria, frutto del lungo lavoro fatto  dallo scenografo Giancarlo Basili in accordo con la Soprintendenza paesaggistica, per ritrovare la grazia di quel luogo e riportarlo a com’era negli anni ’10 quando fu inaugurato.

Il cinema sarà collegato con un’area espositiva di 1600 mq: uno spazio destinato alla cultura con caratteristiche uniche a livello internazionale. Unico sarà anche il  progetto che contiamo di a inaugurare a inizio 2024: prevede la riqualificazione di una vasta area di parcheggio  costruita per Italia 90 in via Giuriolo, all’estrema periferia cittadina, che diventerà uno dei grandi luoghi per la conservazione del cinema analogico e digitale. Ci siamo ispirati all’ archivio Disney di Burbank a Los Angeles. La parte di archiviazione sarà inaugurata nel 2024, poi si trasferirà li anche il laboratorio di Restauro della Cineteca, L’immagine ritrovata. E ci sarà la possibilità anche di organizzare una grande arena estiva con caratteristiche diverse e complementari a quella di Piazza Maggiore, la sala ‘più bella del mondo’ ”.

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